Per molto tempo si è pensato che la basilica di S. Pudenziana fosse la chiesa più antica di Roma. Sarebbe stata costruita sulla domus di san Pudente, un senatore romano che, secondo la tradizione, fu convertito da S. Pietro in persona e mise a disposizione dei primi cristiani la sua casa, presto trasformata in un titulus, ossia una “protochiesa”. Insieme a Pudente si convertirono le sue due figlie: santa Pudenziana, per l’appunto, e santa Prassede, anche lei titolare di una basilica paleocristiana, situata a circa 400 metri di distanza.
In realtà, anche se i resti di una domus ecclesiae sono davvero stati rinvenuti sotto la basilica, non c’è certezza che questa sia la prima chiesa romana sopravvissuta fino a noi. La certezza è che, in ogni caso, S. Pudenziana è una chiesa di fondamentale importanza per la storia del Cristianesimo delle origini a Roma. L’edificio odierno è nascosto da una facciata piuttosto anonima, rifatta nel 1870 riutilizzando un fregio duecentesco e il portale cinquecentesco della facciata precedente. Dietro svetta un bel campanile romanico, voluto da papa Innocenzo III all’inizio del XIII secolo L’interno a navata unica, con cupola affrescata dal Pomarancio, è frutto della ristrutturazione cinquecentesca di Francesco Capriani detto il Volterra che tolse ogni carattere paleocristiano all’edificio. Unica traccia dell’antichissimo passato della basilica è lo straordinario mosaico absidale del IV-V secolo, forse il più antico in una chiesa romana dopo quelli di S. Costanza. L’iconografia è quella del Cristo Pantocratore, circondato da personaggi che per stile e abbigliamento sono ancora pienamente romani: gli Apostoli vestono come senatori, Pietro e Paolo sono incoronati come generali in trionfo. Le architetture dello sfondo dovrebbero raffigurare Gerusalemme, mentre nel cielo si staglia una croce gemmata tutta bizantina con i quattro simboli degli Evangelisti. Dietro all’abside, infine, la basilica di S. Pudenziana cela un piccolo gioiello: il cosiddetto Oratorio Mariano, un ambiente a pianta irregolare che conserva splendidi affreschi dell’XI secolo ritraenti la famiglia di Pudenziana e la storia della chiesa.