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Enogastronomia
Campania

In Campania, dove la cultura del cibo è uno stile di vita

La varietà e la ricchezza dei piatti e dei prodotti tipici partenopei vi conquisterà.

3 minuti

Dai manicaretti di pesce della costa alla mozzarella e agli altri latticini delle piane costiere fino alle carni e ai formaggi stagionati di alta collina e di montagna, passando per gli ortaggi, la frutta e i prodotti del bosco: la Campania è una cornucopia di sapori.

Star internazionale è la pizza, patrimonio immateriale dell’umanità e piatto campano più noto al mondo, che potete gustare in tutta la regione, in particolar modo a Napoli. Se siete curiosi di sapere come preparare la “Vera Pizza Napoletana”, sappiate che dal 1984 è in vigore un Disciplinare internazionale che promuove e tutela, in Italia e nel mondo, questo iconico piatto. 

Tra i primi, assaggiate gli spaghetti al pomodoro, i maccheroni al ragù (con la conserva e il pomodoro di San Marzano), le minestre con pasta e fagioli, la minestra maritata (con verdure e carne), gli gnocchi alla sorrentina, le frittatine di maccheroni.

Tra i secondi, le braciole (involtini di carne con pinoli e uva sultanina cotti nel pomodoro fresco), il Gattò di patate, il coniglio alla cacciatora, da un’antica tradizione ischitana.

Sulla costa coccolate il vostro palato gustando i polpi affogati, l’impepata di cozze o il fritto misto di crocchette di patate, arancini di riso, panzerotti, paste cresciute, verdure di stagione

Ancora un buco nello stomaco? Ecco la mozzarella di bufala, nella variante casertana e salernitana.

Sul fronte dolci, roccocò, mostaccioli, struffoli parlano del Natale, mentre il tempo di Pasqua è segnato dalla pastiera e dal casatiello dolce.

Al babà e alla sfogliatella va il posto d’onore, con una menzione alla torta Caprese, mentre i vini giocano su tutti i fronti della qualità: dalla Falanghina al Greco di Tufo, dal Falerno del Massico al Fiano di Avellino, per citarne alcuni.

Alla scoperta della Penisola Sorrentina

Alla scoperta della Penisola Sorrentina

Un tour per assaporare le specialità del promontorio che chiude a sud il golfo di Napoli, con colpi d’occhio sul Vesuvio, su Procida e Ischia.

Partite da Castellamare di Stabia dove potete gustare gli spaghetti con cozze e pecorino e la caponata stabiese, a base di pane biscottato (‘o Pascuotto) imbevuto in acqua e condito con pomodori e sottaceti.

A Vico Equense trovate il Provolone del Monaco Dop, con il latte dei bovini che pascolano sui Monti Lattari, e il Riavulillo (in napoletano “piccolo diavolo”), con un cuore piccante al centro di olive nere e peperoncino. Anche la pizza “vicana” è da provare.

A Sorrento il limone, tipico frutto della costiera sorrentina, è protagonista di molte ricette. Una di queste, dà origine al Limoncello, mitico liquore esportato, e imitato, in tutto il mondo. L’agrume viene utilizzato anche per cucinare “La delizia al limone di Sorrento”, dolce a base di pan di spagna con crema e glassa, entrambe al limone.

Non perdetevi le noci di Sorrento, utilizzate per il Nocillo, altro liquore a base di mallo di noci.

Gli gnocchi alla Sorrentina, con basilico e olio dop di Sorrento, sono un altro must del territorio, con i pomodori locali, famosi per la forma grossa, ideali per la preparazione di insalate fresche (come la Caprese).

L’olio extravergine d’oliva di Massa Lubrense vi accoglie con il suo colore giallo tendente al verde, insieme al limone e alla mela limoncella (legata alla frazione di Sant’Agata sui due golfi) così chiamata per l’aroma asprigno che ricorda gli agrumi.

Piatti tipici

Piatti tipici

Pizza di Scarola

A Natale sulle tavole campane è d’obbligo accompagnare il pasto con questa squisita pizza di verdure tipica della tradizione partenopea, ottima sia calda che fredda. Una vera esplosione di sapori allieterà il vostro palato e non saprete se preferire il gusto rustico delle scarole saltate in padella o quello dolce e morbido dell’impasto rigorosamente fatto in casa. Date sfogo alla vostra creatività poi con le guarnizioni: olive, capperi, uva sultanina, pinoli, alici, aglio e peperoncino. 

Il Babà

Sapete che il nome di questo intramontabile dolce del Napoletano (in realtà di origini polacche) “inzuppato” nel rhum, trae forse ispirazione da Ali Babà, altro personaggio de Le Mille e Una Notte? La sua preparazione richiede attenzione per la lunga lievitazione. Se siete astemi o non amate il rhum, potete gustare il babà con una bagna analcolica, preparato proprio per voi.

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