Fara Filiorum Petri

Piccolo borgo ma dalla storia importante, come si desume dal suo nome. Centro di origine longobarda, fu poi soggetto ai Benedettini di S. Liberatore a Maiella e poi sotto il potere degli Orsini, e dei Colonna. Perché Fara Filiorum Petri si chiama così? Un rimando è a Fara, che in longobardo si associa al concetto di tribù. A questo toponimo si aggiunge l’appellativo latino attribuito ai monaci celestini del convento (ora in rovina) di Santa Eufemia, che si facevano chiamare Figli di Pietro. Ogni anno il 16 gennaio, si celebra la spettacolare Festa delle Farchie, in onore di Sant’Antonio Abate, e coinvolge tutti gli abitanti delle contrade di Fara Filiorum Petri. Ogni contrada ne realizza una. Prima vengono trasportate davanti alla Chiesa e, all'imbrunire, vengono incendiate, illuminando la notte. Il paese spicca non solo per storia e folclore, ma anche per una produzione di eccellenza della cipolla bianca, presidio Slow Food.