Atri: una piccola città d'arte dal paesaggio unico
Non si può dire che Atri sia un piccolo borgo, visto che conta più di 10.000 abitanti. Quello che però sorprende è proprio il fatto che il suo centro storico assomiglia a un piccolo villaggio lungo poco meno di un chilometro.
Qui si possono ammirare un'imponente concattedrale, cisterne romane, grotte scavate per conservare l'acqua e altro ancora.
Top 5 delle cose da non perdere
- Il Duomo, con i suoi affreschi e i resti romani
- La Riserva Naturale Regionale Calanchi di Atri, nell'Oasi WWF
- Le "grotte", antiche cisterne romane
- L'arte urbana di Casoli
- Assaggiate la liquirizia, il Pan Ducale e i cibi locali
Lasciando l'auto fuori dal villaggio e attraversando i pochi resti delle vecchie mura della città si può entrare nella zona storica. Qui si trova un labirinto di stradine strette che un'auto difficilmente riesce a percorrere, piazzette che si aprono qua e là, palazzi (come l'attuale municipio che ricorda i fasti del passato di Atri), la Piazza Duomo con la concattedrale di Atri, o Duomo, e il Teatro Comunale, un piccolo e suggestivo teatro visitabile.
Il Duomo si staglia in fondo alla via principale del centro storico di Atri con la sua facciata e il campanile ottagonale. All'interno, oltre a un superbo ciclo di affreschi rinascimentali che ricoprono le pareti e il soffitto dell'abside, si trovano i resti di un tempio romano. La chiesa fu costruita sopra un antico tempio pagano, le cui fondamenta sono visibili attraverso un pavimento di vetro nella zona dell'altare. Adiacente alla chiesa si trova il chiostro, con un campanile da cartolina incorniciato dal pozzo.
A meno di due chilometri dal centro di Atri si trova un'oasi del WWF, la Riserva Naturale Regionale Calanchi di Atri.
Il terreno argilloso su cui sorge Atri è ottimo per costruire cisterne, ma in assenza di vegetazione le piogge producono torrenti che lasciano "cicatrici" sulla terra. I vari punti panoramici della riserva offrono grandi opportunità di vedere questi paesaggi unici. Questa è la meraviglia dei calanchi!
Dopo che avrete visitato le cisterne dell'attuale municipio e della concattedrale e aver passeggiato nella natura dell'oasi, arriva il momento di mescolare queste due dimensioni, natura e cultura, con la visita delle "grotte".
Le grotte di Atri furono scavate nel terreno argilloso in epoca romana e utilizzate come cisterne. Grazie al loro abbandono per secoli, si sono perfettamente conservate e possono essere facilmente visitate a piedi dal villaggio.
Se il tempo non vi dovesse mancare si consiglia una visita alle cantine della zona.
A Casoli di Atri, una frazione a 10 chilometri di distanza, si può visitare un museo all'aperto, con quadri dipinti sui muri e collocati sulle pareti delle case del paese. Non sono proprio murales, ma sono bellissime opere d'arte che si possono ammirare in qualsiasi momento della giornata e dell’anno.
Assaggiare la cucina locale è un must ad Atri. Dai piatti a base di pesce e frutti di mare della vicina costa, ai classici arrosticini (spiedini di carne di pecora) agli spaghetti alla chitarra alla teramana, con le polpette! E poi piatti impronunciabili, soprattutto per chi non è del posto, come le scrippelle 'mbusse o i ciffi e ciaffe - che potrete scoprire di persona cosa sono. Al di là dei ristoranti, Atri è uno dei maggiori centri di produzione di liquirizia in Italia e che uno dei dolci più tipici dell'Abruzzo, il Pan Ducale, è stato creato qui nel XIII secolo.
Silvi: uno dei Borghi Autentici d'Italia
In questa parte dell'Abruzzo, tra mare e montagna, alcuni paesi sono composti da due parti separate. Ne è un esempio Silvi, con la sua parte interna, Silvi Alta, e la sua parte costiera, Silvi Marina. Uno dei borghi con il marchio Borghi autentici d'Italia, Silvi vanta strade medievali, alcune delle migliori spiagge d'Italia, viste panoramiche e parchi naturali.
Top 5 delle cose da non perdere
Passeggiate per le stradine di Silvi Alta e godetevi il panorama
Snorkeling a Silvi Marina, nel Parco Marino del Cerrano
La Torre di Cerrano, a Pineto
Assaggiate i frutti di mare a Silvi Marina
Un'escursione a Città Sant'Angelo
Si consiglia di girare Silvi dall'interno verso l'esterno o dall'alto verso il basso, partendo proprio da Silvi Alta. La sua forma allungata nasconde la vista del mare dalla strada principale. Le strade laterali regalano scorci dell'azzurro dell'Adriatico mentre, passeggiando, sembra di essere in un piccolo villaggio di montagna, fatto di case addossate e stradine strette. Questa sensazione svanisce non appena si raggiunge il punto panoramico in cima al promontorio: l'intero Adriatico si apre davanti e l'aria salata del mare ti riempie i polmoni.
I poco più di 3,5 chilometri in linea retta tra Silvi Alta e Silvi Marina si possono percorrere in 10 minuti di auto. A Silvi Marina sono presenti due spiagge Bandiera Blu, Arenile Sud e Lungomare Centrale, e un parco naturale, il Parco Marino del Cerrano, condiviso con un altro paese, Pineto. Indossato il costume da bagno si è pronti per un tuffo in acqua, prima per fare una nuotata e poi, con occhialini e boccaglio, per godersi la vita marina.
Se vi piace andare in bicicletta, Silvi è anche il posto che fa per voi: qui parte infatti una pista ciclabile di ben 30 km che arriva fino a Roseto, passando per l'Area Marina Protetta di Pineto. Chi preferisce invece andare a piedi può camminare un po' lungo il mare per raggiungere la Torre di Cerrano, un'antica torre del XVI secolo che sorvegliava questo tratto di costa del Regno di Napoli.
Dopo tutto questo esercizio, arriva il momento di godersi il ristoro della cucina locale. Essendo in riva al mare troverete molte specialità a base di pesce, frutti di mare e sfiziosissimi sughi da questi derivati.
La prossima micro tappa del viaggio è uno Borghi più belli d'Italia: Città Sant'Angelo.
Dopo poco più di 15 minuti di guida, potrete infatti trovare questo bellissimo borgo dell'entroterra con vicoli arcuati e viste mozzafiato sul Gran Sasso e sulla Majella, i massicci più famosi d'Abruzzo.
Castelli: il villaggio arroccato sulle montagne
Le cime più alte degli Appennini sembrano affacciarsi sulle stradine di Castelli come se fossero curiose di scoprire le tradizioni e usanze degli uomini che hanno scelto di vivere così vicino a loro. La sensazione di poter toccare le montagne con la punta delle dita alla fine di ogni strada è una sensazione impagabile.
Top 5 delle cose da non perdere
I panorami del Gran Sasso d'Italia
Passeggiata nel centro storico con le sue chiese e le sue piastrelle
Passeggiata nella Valle delle Abbazie
Un'escursione a Campli
Visitare Civitella del Tronto
Le curve e i tornanti della strada che portato a Castelli fanno già capire che si va in direzione montagna, nonostante queste siano tanto vicine al centro del paese.
Ma non è solo per i panorami che Castelli è uno dei Borghi più Belli d'Italia. Oltre all'impianto medievale del suo centro storico, comune ai piccoli centri abruzzesi, ci sono le sue chiese e l'artigianato della ceramica. Una combinazione perfetta è proprio la Chiesa di San Donato, alla periferia del paese, con l'interno del tetto completamente ricoperto di splendide tegole di ceramica.
La vicina abbazia di San Giovanni ad insulam fa parte della "Valle delle Abbazie". Ufficialmente Valle del fiume Vomano, il nome "Valle delle Abbazie" fu coniato dopo la costruzione di otto abbazie nella zona.
Prima di concludere questo viaggio restano due Borghi più belli d'Italia: Campli e Civitella del Tronto. Nella prima potrete rimanere stupiti dagli affreschi della cripta della chiesa di Santa Maria in Platea e il santuario con la Scala Santa proprio come a Roma. Nella seconda visiterete invece la fortezza più grande d'Abruzzo: la Fortezza Spagnola, una vera chicca di architettura antica.