Luogo già abitato nel periodo preromano e romano, Fossacesia deve il suo sviluppo all’Abbazia di San Giovanni in Venere, centro benedettino sorto sui resti di un antico tempio pagano.
L’antico abitato, denominato Vicus Veneris, era raccolto all’interno di una cinta muraria, ed era antico luogo di transito per le greggi transumanti verso il Tavoliere di Puglia.
Nei secoli questo territorio subì numerose devastazioni che portarono ad un declino dell’Abazia e del centro abitato. Nella prima metà del 1600 si ricostruirono i palazzi pubblici e le ville nobiliari e si ampliò il borgo che giunse fino al mare nelle frazioni di Fossacesia Marina e Villa Scorciosa.
Pesantemente bombardata dall’aviazione alleata nel 1943, durante la battaglia del Sangro, Fossacesia conobbe un nuovo forte sviluppo nel dopoguerra.
Oggi il paesino, situato lungo la Costa dei Trabocchi, è un’ambita meta balneare molto frequentata che sa coniugare soggiorni all’insegna di relax, religione e storia.
Il litorale, caratterizzato per la maggior parte da spiagge di ciottoli bianchi e da piccoli arenili di sabbia nella parte più meridionale, è composto sia da spiagge libere che da spiagge attrezzate con stabilimenti balneari che, per gli ottimi servizi e le acque cristalline, hanno ricevuto il titolo della Bandiera Blu. Una delle spiagge più belle di Fossacesia è sicuramente la Spiaggia di Punta Cavalluccio un piccolo arenile di sabbia che è circondato da lussureggiante vegetazione e che ospita il rinomato Trabocco di Punta Cavalluccio.
Merita di certo una visita l’Abbazia di San Giovanni in Venere. La chiesa è uno scrigno di storia e di arte con il suo prospetto monumentale e la pianta basilicale a tre navate risalenti all’ampliamento in stile gotico-cistercense e la facciata caratterizzata da un portale in marmo del 1230, detto della luna, decorato da altorilievi che raffigurano storie della vita di Giovanni Battista.
Sotto il muraglione dell’Abbazia è impossibile non fermarsi ad ammirare la Fontana di Venere di origine romana.
Altre bellezze artistiche da non perdere sono la Fontana delle Cinque Cannelle a piazza del Popolo, il Palazzo Mayer che ospita al suo interno la quattrocentesca chiesetta di Sant’Antonio Abate, un’esposizione di manufatti della civiltà rurale e il Museo della Guerra.
Stupendi anche il Parco Dei Priori e la Chiesa di Santa Maria delle Grotte, costruita nella seconda metà del Duecento con strutture gotico-cistercensi e decorata da affreschi in stile francese e toscano-tardo giotteschi.
Un luogo, dunque, da non perdere che offre in ogni stagione la possibilità di vivere una esperienza unica.