Le Colline del Prosecco, un viaggio tra degustazioni e borghi
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Le colline del Prosecco tra Conegliano e Valdobbiadene, in provincia di Treviso, sono divenute nel 2019 Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Scegliere le Colline del Prosecco come meta significa ammirare piccoli vigneti su strette terrazze erbose chiamati ciglioni, splendidi dorsali collinari, villaggi e borghi medievali, foreste e coltivazioni.
Un terreno aspro, ma incantevole, a lungo modellato e adattato dall’uomo, che ne ha comunque rispettato a fondo la natura, ottenendo un particolare paesaggio a scacchiera caratterizzato da filari di viti parallele e verticali rispetto alla pendenza.
Una meta ricca di bellezza e di sapori travolgenti accompagnati al buon bere.
Dove si trovano le Colline del Prosecco
Il Prosecco nasce in un luogo meraviglioso dove la natura va a braccetto con l'ingegno dell'uomo.
Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene si trovano nella provincia di Treviso, in Veneto, nel nord-est dell’Italia e racchiudono un territorio vitivinicolo che produce il celebre Conegliano Valdobbiadene – Prosecco DOCG.
Resa unica dai suoi ciglioni, i tipici piccoli appezzamenti con filari di viti ordinate su stretti terrazzi erbosi, è apprezzatissima meta per visitare cantine e assaggiare il frutto di una tecnica spumantistica fra le più note al mondo.
Storia e informazioni sulle Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene
I confini delle Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene sono stati delineati per la prima volta negli Anni 30 del secolo scorso, ma hanno una lunga storia che affonda le radici nel passato.
A seguito dell’abbandono delle terre a causa delle razzie barbariche, nel Medioevo si assiste a un ritorno alla coltivazione viticola promossa da nobili e monasteri. Fondata da Antonio Carpenè nel 1868, la nota Società Enologica Trevigiana ha dato vita a una vera e propria rivoluzione vitivinicola, seguita dalla nascita nel 1876, della Scuola Enologica di Conegliano, prima accademia specialistica di questo genere in Italia.
Negli anni successivi prese piede in zona un nuovo modello di viticoltura, particolarmente scenografico e molto interessante dal punto di vista tecnico: la bellussera, un metodo di coltivazione della vite basato su un sistema a raggi messo a punto dai fratelli Bellussi. Questa forma di allevamento è un elemento che contraddistingue il territorio sito dell’UNESCO ma non è praticabile nella produzione DOCG Conegliano Valdobbiadene – Prosecco a partire dal 2009.
Nel 1966 è stata istituita la Strada del Prosecco, la prima strada del vino riconosciuta in Italia.
Perché le Colline del Prosecco sono sito Unesco
Nel 2019 le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono state incluse nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO come paesaggio culturale in cui l’opera dei viticoltori ha creato uno scenario unico.
La particolarità dell'area sta nella sua conformazione geomorfologica: gli hogback, ovvero i rilievi con strette creste e pendii ripidissimi, sono stati modificati dall’uomo fin dal Medioevo assumendo geometrie spettacolari.
I posti più belli da visitare tra le Colline del Prosecco: 7 tappe imperdibili
Pianificare un viaggio tra le Colline del Prosecco significa fermarsi ad apprezzare le cantine in zona, ma anche scoprire alcuni punti di interesse.
La prima tappa, in prossimità del Lierza, è il Molinetto della Croda a Refrontolo: è certamente uno dei più suggestivi angoli della Marca Trevigiana, un tipico esempio di architettura rurale del secolo XVII.
Spostandosi di pochi chilometri a nord-ovest si può raggiungere Follina, uno dei borghi più belli d’Italia, meta soprattutto spirituale grazie all’Abbazia Cistercense di Santa Maria.
Avvicinandosi al Piave, che abbraccia le colline a ovest, sono meta imperdibile le terrazze del Cartizze. Quest’area molto piccola si estende nella zona collinare tra San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol. Qui si produce la tipologia più pregiata di Prosecco DOCG Superiore di Cartizze ed è possibile visitare la famosa Osteria Senz’Oste, locanda molto amata in cui è possibile servirsi cibo e bevande e battersi lo scontrino da soli.
A pochi minuti d'auto si raggiunge Farra di Soligo, un comune delimitato dai colli le cui attrazioni principali sono le Torri di Credazzo, i resti di un antico castello controllato nel Medioevo dai conti Da Camino.
Proseguendo per la strada del Prosecco troveremo San Pietro di Feletto in cui spendere un paio di ore a camminare lungo il percorso Giovanni XXIII, strada intitolata al pontefice che era solito passare qui le sue vacanze. L’itinerario di tipo naturalistico permette di ammirare la valle del Cervano, i profili delle colline vitate e le vie del Borgo Antiga.
I prodotti tipici delle Colline del Prosecco: due delizie da sorseggiare
Cosa assaporare in zona se non il rinomato Prosecco apprezzato a livello internazionale? Consigliamo di provarne due in particolare: l'Asolo Prosecco Superiore DOCG, prodotto con una pratica chiamata viticoltura eroica, e il Conegliano Valdobbiadene – Prosecco DOCG. È importante sottolineare che, pur essendo entrambi vini di eccellenza, l'Asolo Prosecco Superiore DOCG non è realizzato all'interno del perimetro della zona del sito patrimonio dell'UNESCO, a differenza del Conegliano Valdobbiadene – Prosecco DOCG, che si trova proprio nel cuore delle colline del Prosecco, riconosciute dall'UNESCO.
E se al palato i due arrivano diversi l’uno dall’altro, le tradizioni delle due aree hanno parecchi dettagli in comune, a cominciare dall’arte di concedersi un brindisi per un’occasione speciale.