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Idea Viaggio
Sardegna

Sardegna: tutte le spiagge de “La Sirenetta”

Tipologia
Percorso in auto
Durata
5 giorni
Numero Tappe
5
Difficoltà
Facile

Ariel, la vivace e ribelle sirena dai capelli rossi protagonista de “La sirenetta”, è una delle principesse Disney più amate dai bambini (ed ex bambini) di tutto il mondo. E se il classico di animazione del 1989 dipingeva un universo sottomarino di totale invenzione, le bellezze del suo remake in live action del 2023 sono reali e parlano anche italiano. Il nuovo film blockbuster con protagonista Halle Bailey è infatti ambientato tra le acque cristalline e le immacolate spiagge della Sardegna, sfondo perfetto per portare sul grande schermo una fiaba moderna dal sapore decisamente più caldo dell’originale, quasi “caraibico”. Come ha dichiarato lo stesso regista Rob Marshall: “Era importante trovare una location che comunicasse l’epica e il dramma di cui la storia aveva bisogno, e la Sardegna aveva tutto ciò che ci serviva”. Come dargli torto, viste le splendide location selezionate sulla costa settentrionale sarda? Si va dai paesaggi incontaminati dell’isola dell’Asinara, oggi disabitata e tutelata dall’omonimo Parco nazionale, all’ambientazione autentica e mediterranea del borgo di Castelsardo, dominato dai resti di una fortezza voluta dai Doria. Si prosegue verso il comune di Aglientu, con le sue splendide spiagge di Rena Majori e Rena di Matteu, poi si arriva a Golfo Aranci, con l’isolotto di Figarolo e la raccolta spiaggia di Cala Moresca. Conclude il nostro tour nei luoghi della Sirenetta una visita all’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo, un santuario naturale situato tra mare e isole nelle acque di Olbia.

Giorno 1

Parco Nazionale dell’Asinara

Parco Nazionale dell’Asinara

Chi l’avrebbe mai detto che l’Asinara sarebbe finita a Hollywood? E viceversa, che Hollywood sarebbe finita all’Asinara? Un successo incredibile per un’isola che a lungo è rimasta ai margini di tutto, sede di una colonia penale di massima sicurezza. Il prodigio è accaduto nel 2023 grazie al remake in live action del classico Disney “La sirenetta”: guardando il film di Rob Marshall, gli spettatori di tutto il mondo hanno potuto ammirare i panorami dell’Asinara e del suo mare, un paesaggio spettacolare e incontaminato, protetto dall’omonimo Parco nazionale. Il profilo dell’isola si scorge in diversi momenti del film, visto dalle coste del regno del principe Eric, il co-protagonista interpretato da Jonah Andre Hauer-King. In realtà non siamo in un reame immaginario ma in provincia di Sassari, nelle acque di Porto Torres. Sull’isola, che oggi è disabitata, il carcere è stato smantellato negli Anni ’90, quando è stato istituito il parco. Negli edifici ancora esistenti hanno trovato sede i centri visita che spiegano dove e come è consentito muoversi in questo santuario naturalistico, battuto dal vento e popolato da graziosi asinelli bianchi. L’isola si esplora a piedi o in bicicletta, approfittando dei sentieri tematici che la solcano. Anche se le spiagge aperte ai turisti sono poche, i panorami sulle acque limpide e le colonie di uccelli marini rendono la visita irrinunciabile per tutti gli appassionati di outdoor. E per chi proprio non può fare a meno del cinema nemmeno in vacanza, ogni anno nel mese di luglio all’Asinara si tiene “Pensieri&Parole”, uno dei 4 festival che compongono la rassegna sarda itinerante “Le Isole del Cinema”.

Parco Nazionale dell'Asinara
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Giorno 2

Castelsardo

Castelsardo

Il borgo murato di Castelsardo, con il suo promontorio roccioso coronato dai resti d’un castello affacciato sul blu, profuma davvero di fiaba. E Disney, che di fiabe se ne intende, per l’ultimo remake de La sirenetta, quello affidato al regista Rob Marshall, ha scelto questo paese come location per ambientare il castello e la capitale del regno del principe Eric. L’edificio che si vede nel film è stato ovviamente ricostruito in digitale, ma i panorami e i camminamenti sulle scogliere sono quelli originali di Castelsardo, da cui si aprono affacci incredibili sull’isola dell’Asinara e il suo golfo. Del resto, l’antico borgo fortificato, il Casteddu, con le sue viuzze e scalinate immutate è un angolo di Medioevo. E poi ci sono le casette colorate arroccate sul promontorio, gli scorci da cartolina e la bella cattedrale di S. Antonio Abate, visibile anche dal mare aperto grazie al suo campanile in maioliche colorate...

Chissà se i produttori del film, quando hanno scelto questa location, sapevano che nell’avventuroso passato di Castelsardo principi e principesse ci sono stati davvero. Furono infatti i Doria, principi di Oneglia e poi “padroni” di fatto di Genova, a fondare il castello tra il XII e il XIII secolo col nome di Castelgenovese. Poi il borgo si legò alla figura affascinante di Eleonora d’Arborea, quasi una regina di Sardegna, che nel 1347 sposò Brancaleone Doria e partorì qui i suoi due figli. Diventato Castell’Aragonese dopo la conquista spagnola, il paese passò di mano in mano fino al 1769, quando i Savoia, diventati re di Sardegna, gli diedero il nome attuale. 

Giorno 3

Aglientu

Aglientu

Via Nettuno, via del Tridente, piazza Sirenella… Nel comune di Aglientu si incontrano strade e luoghi che sembravano predestinati a ospitare il set del remake Disney de “La sirenetta”. È ciò che ha dichiarato lo stesso sindaco del paese, ricordando che il villaggio di Rena Majore, frazione che sorge dietro la spiaggia di Rena Majori, venne fondato da una piccola comunità di belgi appassionatissimi della fiaba di Andersen, tanto da dedicarle vie e piazze. In effetti, le spiagge di Aglientu sono tra le location principali del film: la già citata Rena Majori è quella in cui la Sirenetta (Halle Bailey) emerge la prima volta dalle acque per salvare il principe Eric, mentre la vicinissima spiaggia di Rena di Matteu è stata il set della divertente scena della gita in carrozza, quando Ariel, la Sirenetta, prende le redini lanciando i cavalli a tutta velocità.

Il mare, dunque, fa parte dell’identità di Aglientu anche se il borgo vero e proprio sorge qualche chilometro nell’entroterra, tra massi granitici e macchia mediterranea. Anche lì la Sirenetta potrebbe presto diventare un’icona cittadina: l’amministrazione comunale sta lavorando per realizzare un parco a tema. Vedremo se l’operazione andrà in porto. Nel frattempo, godiamoci La sirenetta sullo schermo e le spiagge incontaminate di Aglientu dal vivo… 

Giorno 4

Golfo Aranci

Golfo Aranci

A Golfo Aranci la Sirenetta era arrivata ancora prima che ce la portasse la Disney. La Sirena che ha anticipato Halle Bailey è, in realtà, una scultura in bronzo dell’artista Pietro Longu, che dal 2013 è tra le attrazioni più amate di questa bella località costiera. Ogni sera d’estate la statua, solitamente immersa nell’acqua del golfo, emerge per qualche minuto dai flutti accompagnata da un canto sardo, salutando cittadini e turisti. L’opera d’arte ha dato un forte impulso alla “sirena-mania” di Golfo Aranci, tanto da farvi nascere delle scuole di “mermaiding” (cioè l’arte di nuotare con una coda da sirena) che organizzano corsi e spettacoli. Aggiungete che Golfo Aranci ha una logistica perfetta, essendo punto di arrivo di molti collegamenti con il continente, e che gode di una posizione meravigliosa con vista sul suggestivo isolotto di Figarolo… Non stupisce allora che proprio una spiaggia di Golfo Aranci, Cala Moresca, figuri tra le location del remake 2023 de “La sirenetta”. È in questa caletta, trasformata per l’occasione in un villaggio di pescatori con tanto di mercato, capanne, reti da pesca e ritmi caraibici, che Ariel sbarca dopo essere stata “pescata” nella sua nuova forma umana. Ed è sempre qui che il principe la porta per la prima volta in gita fuori dal palazzo.

A proposito di mare, arte e affascinanti creature acquatiche: nel mare di Golfo Aranci, se si amano le immersioni o lo snorkeling, è irrinunciabile una visita al MuMart, un museo sommerso di arte contemporanea con statue che raffigurano soggetti legati al mondo marino. Approfittando dei tour di avvistamento in partenza dal porto è invece possibile avvistare gruppi di delfini.

Giorno 5

Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo

Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo
Nella lista degli “highlights” della costa sarda, i panorami da colpo di fulmine dell’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo non possono mancare. E Rob Marshall non poteva certo lasciarseli sfuggire, quando ha scelto le location per il suo remake de “La sirenetta”. Siamo in un’area protetta che si estende su oltre 15.000 ettari di mare, lungo le coste di Olbia, San Teodoro e Porto San Paolo, che ha il suo cuore nel promontorio di Capo Coda Cavallo e nell’isola di Tavolara, la “regina” di un piccolo arcipelago. Proprio Tavolara ha con il cinema un legame profondo grazie al festival “Una notte in Italia”: è una delle tappe della rassegna itinerante “Le Isole del Cinema”, che comprende anche il festival dell’Asinara. Dal 1991 ogni anno, tra giugno e luglio, qui si riuniscono grandi attori e registi internazionali. Inoltre, Tavolara custodisce storie davvero da film. Ad esempio, una leggenda racconta che qui un tempo vivevano capre dai denti d’oro. Nel 1836 Carlo Alberto di Savoia vi giunse, dicono, proprio per appurare se fosse vero (ma più probabilmente per una battuta di caccia...). Non trovò quegli animali fiabeschi ma incontrò Giuseppe Bertoleoni, un eccentrico abitante di Tavolara che se ne era autoproclamato re. Probabilmente per stare allo scherzo, Carlo Alberto avrebbe acconsentito a riconoscere la sua sovranità e da allora i discendenti di Giuseppe Bertoleoni si considerano una vera e propria famiglia reale: i sovrani del “regno più piccolo del mondo”. Tonino Bertoleoni, l’ultimo re di Tavolara, compare anche in un film, il documentario di Gabriele Salvatores “Fuori era primavera” (2020).
Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo
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