I paesaggi della Sardegna
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Terra straordinaria dalla forte identità, dai paesaggi disegnati da monti e campagne che conservano intatto il loro spirito autentico e selvatico, che ben si coniuga con l’ospitalità di chi li abita, la Barbagia rappresenta il cuore autentico della Sardegna.
Una regione che abbraccia il Gennargentu, massiccio montuoso al centro dell’Isola, e i rilievi minori attorno e che accompagna il visitatore alla scoperta del carattere sardo in forma pura, in un percorso autentico fatto di tradizioni millenarie custodite gelosamente. Dove i borghi circondati da una natura unica e irripetibile si caratterizzano da vicoli stretti, cortes e pergolati di vite che impreziosiscono le antiche case in granito. Tra questi Gavoi, patria del famoso formaggio Fiore sardo oppure Orgosolo, dove murales dipinti sulle pareti delle abitazioni raccontano storie di vita e di conquiste. Tracce di storia e suggestioni leggendarie impreziosiscono la valle di Lanaittu incastonata in uno scenario incantevole nei territori di Oliena e Dorgali, fra imponenti dorsali calcare dove sono stati rinvenuti i resti umani più antichi dell’isola, e il villaggio ipogeo di Tiscali, un insediamento unico che probabilmente rappresentò l’ultimo baluardo delle genti tardo-nuragiche contro l’avanzata romana.
Dalle coste del Sulcis Iglesiente fino a raggiungere gli sconfinati stagni del Campidano
La costante presenza del mare, scontata nelle zone costiere ricca di baie, un tempo porti naturali protetti da fortezze, provoca infinita sorpresa affiorando all’orizzonte anche dall’entroterra. La Sardegna meridionale regala un paesaggio che nella sua completezza rappresenta l’elemento dominante del territorio: fauna, vegetazione, forme geologiche memoria dell’era paleozoica, gli stessi insediamenti umani, gli spazi e le luci, cominciano qui il racconto di una terra tutta speciale. Una vastità infinita in cui l’occhio si perde fino ad estendersi e ad abbracciare la natura selvaggia e incontaminata del Campidano, 1850 kmq nella zona sud-occidentale della Sardegna che comprende i territori di quattro province: Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano e Oristano. Un’oasi naturalistica dove la Foresta Demaniale Campidano, attraversata da numerosi sentieri, incontra l’archeologia nuragica, e non lontano specchi d’acqua e vestigia di antiche saline, oggi dimora perfetta di esotici fenicotteri.
Gallura, bellezza di mare e di terra
Tracce di civiltà neolitica, macchia mediterranea che si alterna alle maestose sculture di granito scolpite dal vento, calette accarezzate dal mare e da una rigogliosa vegetazione, scrigno di vedute costiere uniche al mondo dal fascino della Costa Smeralda al mistero della Valle della Luna. Tutto questo e molto di più è la Gallura. Un territorio ricco di foreste da attraversare con impegnativi ma indimenticabili trekking, di torrenti da discendere in canoa, di cascate e di piscine naturali dove rigenerarsi. E poi la campagna che generosa dimostra la sua fertilità con oliveti e vigneti che regalano un vino apprezzato nel mondo, il Vermentino di Gallura DOCG e danno forma a un paesaggio difficile da immaginare.
Il mare, anima della Sardegna
Anima della Sardegna, il mare segna con la sua presenza fisica, disegnandone il perimetro, l’insieme di questa terra emersa dal Mediterraneo. Acque trasparenti lambiscono la costa, dove un’infinità di spiagge si alterna a insenature, scogliere e calette. Scenografici palcoscenici dalla primordiale bellezza, dove il mare cristallino tocca la terra costellata da antiche rovine, tra oasi naturalistiche, fresche pinete, lunghi arenili caratterizzati da soffici dune di sabbia, piccole spiagge dall’aria esotica incastonate tra promontori rocciosi, il fascino di alcuni luoghi e la nota mondanità di altri. Tutto questo è Sardegna!
Nelle viscere della terra alla scoperta della Grotta di Nettuno
Il promontorio di Capo Caccia custodisce un vero gioiello naturale del Mediterraneo, una delle cavità marine più grandi d’Italia: la Grotta di Nettuno, fiore all’occhiello dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia-Isola Piana. È accessibile via mare partendo da Alghero oppure scendendo l’Escala del cabirol (scala del capriolo in catalano), poco più di 650 scalini tra pareti di roccia calcarea aggrappati a una delle falesie a picco sul mare. Sale, gallerie, cunicoli, maestose concrezioni stalagmitiche e stalattitiche cinte dalle limpide acque del Lago La Marmora, uno dei più grandi laghi salati d’Europa. La loro formazione risale a circa due milioni di anni fa. Furono scoperte da un pescatore nel XVIII secolo e ben presto sono divenute imperdibili attrazioni turistiche.