La vista migliore su Cagliari: 12 punti panoramici che regalano uno spettacolo imperdibile
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Il primo, appunto, che con stupore getterete dal finestrino dell’aereo che scende di quota per avvicinarsi all’aeroporto Giacomo Mameli, tirando giù il carrello sopra la laguna di Santa Gilla, parte di una delle aree umide più importanti d’Europa. Le sue acque profonde al massimo un paio di metri abitate da aironi, cavalieri d’Italia e magnifici fenicotteri rosa permettono loro di nidificare proprio qui oltre che nel parco cittadino di Molentargius.
Un’istantanea dall’alto che racchiude natura, cultura e storia dell’antica Caralis: ma preparatevi, sarà solo la prima di tante, meravigliose, altre.
Su 7 colli come Roma
Così come Roma, Cagliari sorge su 7 colli: Castello, Tuvixeddu, Monte Claro, Sella del Diavolo, Colle di Bonaria, Colle di San Michele e Monte Urpinu. Promontori che oggi corrispondono ad altrettanti quartieri e rendono lo spazio urbano una dolce sequenza di salite e discese, clivi e rampe, scalinate e dislivelli.
Va da sé che sia meglio lasciare la bici a chi ha fiato e gambe allenate, e, allo stesso tempo, che questa città verticale e abbagliante che riverbera la luce tra immacolate costruzioni calcaree e mare blu offra una serie infinita di punti panoramici dai quali si lascia ammirare. Siate pronti a lustrarvi gli occhi e a tenere gli smartphone a portata di mano per riportare a casa un po’ di tanta bellezza.
Il quartiere di Castello, tetto della città
Cominciate dall’antico quartiere di Castello, per la sua posizione centrale che offre una visuale a 360° sulla città, ma anche per la ricchezza artistico culturale che si cela tra le sue viuzze inerpicate fino alla sommità.
Il punto più alto di Casteddu, come i cagliaritani chiamano la loro città, si trova qui: è la Torre di San Pancrazio, che raggiunge i 37 metri di altezza su una terrazza a 130 metri sul livello mare.
Costruita dai pisani all’inizio del 1300, fu usata dal generale piemontese Alberto Della Marmora come punto zero per tracciare la carta geografica della Sardegna nel XIX secolo: offrirebbe dunque una vista magnifica, ma accertatevi che non sia chiusa per restauro. Una vista spettacolare è anche quella offerta dalla torre campanaria della Cattedrale di Santa Maria: mentre la visita a Cattedrale e cripta è gratuita, quella alla Torre è a pagamento.
In ascensore fino ai panorami mozzafiato
Se arrampicarvi per scalette e ripide viuzze non somiglia alla vostra idea di vacanza, magari in un giorno non benedetto dal maestrale che di solito dà respiro alla calda estate cagliaritana, non preoccupatevi: in questo quartiere ci sono ben 3 ascensori che vi porteranno sulle terrazze panoramiche più alte della città. Quello di Santa Chiara, che arriva fin su alla Torre dell’elefante, gemella di quella di San Pancrazio e in fase di restauro; quello che porta al Bastione di Saint Remy, simbolo della città con vista sul golfo; quello di Piazza Indipendenza, che offre un’altra vista indimenticabile.
Aperitivo con vista
Per far durare più a lungo lo spettacolo di Cagliari dall’alto, fermatevi per uno spuntino o un aperitivo quassù: al Libarium, da raggiungere dopo una passeggiata fino al Bastione Santa Croce, che vi regalerà un’altra prospettiva, fino al vecchio quartiere di Stampace. A pochi minuti anche la terrazza panoramica del Ghetto degli ebrei: qui ha sede un interessante centro culturale e museale che occupa un edificio storico a picco sulle mura di cinta.
Chiese, castelli a aree archeologiche
Di colli a questo punto ve ne sono rimasti 6. Quello di Buoncammino, perfetto durante le afose giornate estive, è un belvedere fresco e frondoso da cui potrete ammirare il sottostante Anfiteatro romano, ma anche il più lontano stagno di Santa Gilla, mentre dal Colle di San Michele, che ospita un antico castello, si possono scorgere l’hinterland e favolosi scorci del Golfo degli Angeli.
Sul Colle di Bonaria, oltre a godere di un'incredibile vista, potrete visitare la candida basilica della città, così come a Tuvixeddu potrete contemplare il panorama visitando un’area archeologica di grande valore: qui si trovano le rovine della più grande necropoli punica ancora esistente.
Che scorci, tra parchi e trekking
Gli ultimi 3 punti di osservazione sono immersi nella natura. Quello della Sella del Diavolo, promontorio a picco sul mare che separa la piccola spiaggetta di Cala Mosca dal Poetto, la lunga spiaggia dei cagliaritani disseminata di palme e chioschetti dove fare uno spuntino, un aperitivo o una cena in piena regola, si raggiunge con un trekking adatto a tutti di un’oretta.
Poi Monte Claro con il suo parco e la biblioteca Emilio Lussu e infine il Colle di Monte Urpinu, parco storico della città abitato da pavoni, papere e tartarughe d’acqua. Da qui potrete vedere la città vecchia con il porto e il Castello di San Michele da una parte, il Poetto, con la Sella del Diavolo, il Parco Naturale di Molentargius e ancora oltre, fino all’area montuosa dei Sette Fratelli.