Bandiera Arancione del Touring Club Italiano
Il borgo si allunga sulla naturale balconata panoramica che guarda la pianura del fiume Tanaro. Dall’incantevole passeggiata soprannominata "Paramuro", costruita su parte dei baluardi che in antichità circondavano il borgo, è possibile ammirare il quadro delle rocche di Barbaresco e Neive, le torri di Alba, le colline di Langa e le Alpi.
Il centro storico è uno dei più eleganti, meglio conservati e tipici del Roero con vie tortuose, chiese, palazzi e tantissimi monumenti. Il castello (oggi edificio privato di lusso visitabile durante alcune manifestazioni o eventi pubblici) sovrasta l’abitato ed è fra le più importanti dimore signorili del settecento piemontese, il suo giardino all'italiana è caratterizzato dalle geometrie delle siepi che creano interessanti giochi prospettici e dal quale si può apprezzare un suggestivo panorama. Tra gli edifici si fa notare la chiesa della Santissima Annunziata, notevole esempio di architettura sacra del ‘700 piemontese, l’edificio ha una pianta a croce greca ed è in stile barocco. Piazza Roma è il nucleo del borgo, qui si affaccia il palazzo del municipio, costruito nel XIX sec., e palazzo Re Rebaudengo, dimora storica del ‘700, oggi sede del Museo di Arte Contemporanea della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Da visitare anche la Pinacoteca del Roero, con opere, principalmente pittoriche, appartenenti ai maggiori esponenti dell’arte contemporanea piemontese. L’itinerario Porcellane d’artista si sviluppa lungo le vie del centro storico, presenta 50 opere create da artisti del luogo e da molti tra i più importanti esponenti dell’arte contemporanea piemontese.
Dalle soleggiate vigne si ricavano vini eccellenti come lo squisito e profumato Roero Arneis, il nobile Nebbiolo, il Dolcetto e la robusta Barbera, mentre sono molte le varietà di frutta prodotte tra le colline guaranesi, tra cui spicca la Pera Madernassa. Questo frutto è contraddistinto da una significativa rusticità e da una buona fertilità ed è specialmente adatto ad essere cotto per il suo particolare sapore e per la sua alta concentrazione zuccherina. Tra i dolci, oltre alla tradizionale torta di nocciole, vanno assaporate anche le pesche innaffiate di Arneìs oppure di frizzante Birbèt, le crostate e le prelibate torte di pera Madernassa.
La tradizione più interessante e coinvolgente è il Cantè j’euv, la questua delle uova il sabato precedente la domenica delle Palme. Gruppi di ragazzi si spostano a piedi tra le cascine cantando e invitando il padrone di casa a uscire e regalare un po’ di uova.