Ivrea, la città Industriale con l'attenzione al benessere cittadino
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Risultato della presenza della Olivetti, azienda che ne ha rinnovato sia l’impianto urbano che quello sociale, assicurando sviluppo tecnologico e grande benessere, è un luogo di grande ispirazione. Oggi Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, visitare Ivrea è l’occasione per conoscere un pezzo di storia del nostro Paese.
Interessante anche da un punto di vista paesaggistico, Ivrea è attraversata dal fiume Dora Baltea, il cosiddetto Naviglio di Ivrea, che le regala scorci romantici e sorge sulla collina “La Serra”, dominata dalle 4 torri del Castello di Arduino.
Il suo ricco centro storico abbarbicato sulla collina e teatro della battaglia delle arance durante il celebre Carnevale di Ivrea, è il cuore della città da cui iniziare un'esplorazione all'insegna dell'arte e dell'architettura neoclassica, arrivando poi alla storica fabbrica a mattoni rossi della Olivetti.
Storia e curiosità su Ivrea
La Città Industriale di Ivrea è un progetto industriale, ma anche socioculturale, dell'omonima società fondata nel 1908 da Camillo Olivetti. Pensato nel corso degli anni 30, si è sviluppato fino alla fine degli anni 60 cavalcando l'onda del boom economico italiano. Adriano Olivetti, considerato genio visionario, fu in particolare promotore della ricerca di un’alternativa praticabile ai modelli industriali e di architettura industriale che tenessero conto del benessere dei cittadini.
Fece infatti in modo che il focus non fosse più totalmente e unicamente la creazione di ricchezza e di posti di lavoro come in passato, diventando così un esempio senza precedenti sia per la qualità delle soluzioni proposte, sia per le modalità in cui sono state attuate.
Perché Ivrea è sito UNESCO
Grazie a una storia così particolare e di grande ispirazione, “Ivrea città industriale del XX secolo” è diventata Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Un riconoscimento che premia “l’umanizzazione” delle aree industriali e sociali e un modello imprenditoriale coraggioso diventati oggi un patrimonio storico, culturale, sociale e etico da custodire.
L’architettura olivettiana, che ha ridisegnato vaste aree del tessuto urbano e industriale, è stata una sfida per costruire la “Città dell’Uomo“ sotto tutti i punti di vista; un progetto sociale che ha rivoluzionato la relazione tra imprenditore e operaio, fabbrica e città mettendo il fattore umano come cardine dello sviluppo aziendale.
Cosa vedere a Ivrea: 4 tappe irrinunciabili
Cosa vedere a Ivrea? Le tappe irrinunciabili sono 4:
● Si parte alla scoperta dell'architettura moderna di Ivrea, ovvero il MAAM, Museo a cielo aperto nonché un’immersione in ciò che rende questa città così caratteristica. È un percorso di circa 2 chilometri che potrete visitare apprezzando gli edifici più rappresentativi dell'era olivettiana. Tra fabbricati utilizzati per la ricerca, la produzione, i servizi sociali e le abitazioni civili, il patrimonio architettonico dell'epoca si snoda tra percorsi pedonali con 7 stazioni informative.
● La tappa successiva è al Castello di Ivrea, situato nella parte alta della città. È un enorme edificio costruito nel 1358 su committenza di Amedeo VI di Savoia a scopo difensivo, poi utilizzato, dal 1750 al 1970, come carcere.
● La Chiesa di San Bernardino è davvero straordinaria. Risalente al 1400, oggi è legata alla figura dell’imprenditore Camillo Olivetti, che acquistò nel 1907 l’area del convento, con annessa questa chiesa, in cui restano visibili degli affreschi rinascimentali strepitosi. Tuttora di proprietà della famiglia Olivetti, viene aperta al pubblico per vari eventi.
● Il Duomo di Santa Maria Assunta vanta una storia millenaria ed è il più importante luogo di culto della città. Si trova nella parte vecchia della città, su un'altura, a due passi dal Castello.
Cosa fare a Ivrea: un consiglio per vivere la città
Oltre a ripercorrerne la storia tra musei a cielo aperto e monumenti, cosa fare a Ivrea per viverla appieno e intrattenere tutta la famiglia?
Il consiglio è quello di partecipare allo Storico Carnevale di Ivrea, un evento che richiama turisti da tutto il mondo per una festa popolare di grande valore simbolico.
È molto noto soprattutto per la spettacolare Battaglia delle arance: si svolge per 3 giorni nelle principali piazze della città e senza esclusione di colpi.
Cosa mangiare a Ivrea: 3 piatti tradizionali da assaporare
La cucina canavesana, tipicamente piemontese, punta forte su ricchi antipasti, carni e insaccati, zuppe e formaggi.
Tra le specialità da non perdere c’è sicuramente la Torta 900, un dolce ideato alla fine dell’Ottocento da Ottavio Bertinotti, celebre pasticciere di Ivrea, e realizzato con due strati di pan di spagna al cioccolato, farcito con una mousse al cioccolato e ricoperto di zucchero a velo.
Irrinunciabile anche il bollito misto piemontese, preparato con vari tagli di carne lasciati bollire a lungo e serviti caldi con verdure bollite.
È apprezzatissima anche la zuppa di pane e cipolle, un’esplosione di sapori ottenuta facendo cuocere a lungo le cipolle a rondelle infarinate, rosolate con burro e olio e bagnate con brodo caldo. Il pane raffermo è il tocco finale insieme al formaggio grattugiato.