Panoramica
Nel corso degli anni Ottanta, Erio Tripodi ha formato una collezione unica, comprendente rari sistemi di riproduzione automatica del suono ed elementi relativi alla musica italiana. La sua prima sede è stata una "Cirilla" del 1910 con carrozze "centoporte". Come ha sottolineato il fondatore, essa "condivide con un museo la capacità di regalare sogni, gioia e nostalgia". All’interno dei comodi e ampi scompartimenti sono esposti numerosi strumenti, opere d’arte della tecnica meccanica, che ancora oggi funzionano perfettamente e testimoniano la ricerca dell’uomo di "catturare" e riprodurre il suono e la voce umana, evolvendosi con il tempo. Tra essi vi sono scatole musicali, organetti di Barberia in varie forme, organetti francesi del ’700, pianini meccanici, pianole. La collezione, decorata con memorabilia di artisti fautori della storia della musica italiana, copre l’intero spettro di quest’ultima, dalla musica di strada alla canzone napoletana, fino all’affermazione della cosiddetta musica leggera, inoltre una sezione è dedicata alla storia del Festival di Sanremo, con fotografie, autografi, dischi, locandine, bozzetti di scenografie e strumentazioni. Un’altra carrozza del Parco ospita invece un Centro Studi, con biblioteca, discoteca e un ampio archivio discografico, composto da dischi e spartiti musicali.
