Palazzo Reale

Palazzo Reale, posto in via Balbi, è sotto tutela Unesco e appartiene alla serie degli originari palazzi seicenteschi voluti dalla famiglia, ma si presenta particolarmente diverso dagli altri per via del notevole intervento architettonico messo in opera ai primi del Settecento da Carlo Fontana, su incarico del nuovo proprietario Eugenio Durazzo. Si chiama “reale” perché nel 1824 passò ai Savoia, ma si merita l’aggettivo anche per il tono da reggia che offre al di là del portale d’ingresso, con i prospetti laterali dipinti a colori vivaci attorno al cortile d’onore. Sullo sfondo, oltre un fornice a tre arcate, si affaccia al mare un giardino pensile come sospeso sopra via Pré e il bacino del Porto Antico, con un pavimento a mosaico di ciottoli recuperato dal monastero delle Turchine mentre lo si stava demolendo.

Al piano nobile si visita il Museo di Palazzo Reale, con gli scaloni d'onore e il magnifico salone del Ballo recuperati da restauri, e magnifici arredamenti ricostruiti sala per sala. La serie di opere d'arte, di per sé ottima ragione per entrare, comprende sculture barocche, dipinti di Antoon van Dyck, Luca Giordano e Jan Roos, oltre che di scuola fiamminga, bolognese (Guido Reni, il Guercino), veneta (Jacopo Tintoretto, i Bassano), genovese (Bernardo Strozzi, il Grechetto) e napoletana (Luca Giordano), fra arazzi, ceramiche orientali e sete dipinte.