Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova

Nel corso degli anni 1826-1832, sull’area del convento di San Domenico, eretto in Piazza De Ferrari addossata alla collina di Piccapietra, fu costruito un nuovo edificio a tre piani destinato alla Libreria e all’Accademia. Il porticato progettato da Barabino nel 1821, originariamente concepito per una caserma, venne reimpiegato per risolvere il problema dell’esigua profondità del lotto a piano terra. Al secondo piano, l’architetto realizzò colonnati in serie che concludevano con una Rotonda a volta emisferica cassettonata.
Tuttavia, a causa delle ristrutturazioni urbanistiche di fine Ottocento e inizio Novecento, venne sacrificato il retro dell’edificio e la Rotonda fu demolita. Come unica testimonianza del tempo magniloquente rimane il fregio realizzato da Santo Varni, che rappresentava il Trionfo di Marcello e il Trasporto delle Arti dalla Grecia a Roma. I bombardamenti del 1942 provocarono danni ai saloni del secondo piano e soltanto dopo la conclusione della guerra Mario Lab fu incaricato di progettare l’arredamento del palazzo. Secondo la sua visione, l’edificio avrebbe dovuto ospitare l’Accademia Ligustica, il Civico Liceo Artistico Nicolò Barabino, un museo e la Biblioteca Civica Berio. Dopo il trasferimento della Biblioteca Berio nell’ex Seminario Arcivescovile, l’edificio è oggi rimasto sede esclusiva dell’Accademia Ligustica e del suo Museo.