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Grado

Panoramica

Anche se oggi ha soprattutto una vocazione balnearia, la cittadina è stata invece in termini storici un centro peschereccio veneziano. Appare come una sorta d’appendice e di lascito della Serenissima per i colori delle case sul porto-canale, per gli alberi emergenti da piazze che meglio si direbbero “campi”, per il dialetto spiccatamente veneto fatto poesia da Biagio Marin. La spaccatura fra la tradizione e l’attualità è del resto sancita su scala urbana dalle differenze di carattere fra il centro storico (nel sito di un antico scalo portuale di Aquileia) e gli sviluppi contemporanei (i quartieri turistici).

Un arcangelo domina Grado dalla punta del campanile quattrocentesco della Basilica di S. Eufemia, troppo restaurata per aver conservato il suo fascino. Rimangono però pavimentazioni a mosaico del sesto secolo, un ambone su colonne romane che ha più di mille anni e la pala d'argento all’altare maggiore, dono trecentesco dei veneziani. Non mancano un tesoro di oreficeria sacra, un lapidario accanto alla chiesa con resti romani e paleocristiani, e il Battistero del quinto secolo a pianta ottagonale.

Poco lontano si trova la basilica di S. Maria delle Grazie, che risale ai secoli fra il quarto e il sesto, con mosaici e transenne scolpite dell’epoca della costruzione.

Esauriti i doveri culturali, non resta che farsi una nuotata.

Grado

34073 Grado GO, Italia

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