Trieste come non l’avete mai vista: un itinerario alla scoperta della street art
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Umberto Saba parlando della sua città diceva “Trieste ha una scontrosa grazia”. Ed effettivamente ha saputo coglierne appieno l'anima: punto di incontro fra due mondi, mitteleuropea nel profondo, terra di confine per eccellenza e con una vena profondamente malinconica.
Trieste è tutta da scoprire: conoscerla davvero è forse impossibile, ma un itinerario alternativo per osservarla da un punto di vista diverso è quello che corre lungo le opere di street art. Infatti, disseminati in diversi quartieri della città, potrete trovare i bellissimi murales di Trieste realizzati da artisti internazionali per riqualificare zone in stato di abbandono.
L’inizio: il Quadrilatero di Melara
Per il tour dei murales di Trieste partiamo dal Quadrilatero di Melara, che sorge nei pressi del grande ospedale di Cattinara.
Il quartiere popolare costruito tra il ‘69 e l’82 ha una struttura imponente pensata come un villaggio autosufficiente, ma che oggi è classificabile come un ecomostro, tanto da meritarsi dai triestini l’appellativo di Alcatraz.
Il quartiere ha ripreso vita cambiando aspetto e mostrando le sue potenzialità nel corso dell'ultimo decennio grazie a una riqualificazione degli spazi.
Nel 2010 infatti, l'associazione Melart, che si occupa di diffusione della cultura artistica, ha iniziato un processo artistico-creativo implementato nel 2017 da Chromopolis, promotore di buona parte delle opere che vediamo sui muri di Trieste. Quest’ultimo progetto vede uniti il PAG - Progetto Area Giovani del Comune di Trieste, alcuni enti comunali e le scuole della città e vuole incentivare i più giovani a scoprire le meraviglie della street art, forma espressiva democratica e fruibile da tutti per eccellenza.
Il quartiere Valmaura: 11 opere per 27 artisti
Ad oggi, sono 27 gli artisti che hanno collaborato per la creazione di un totale di 11 opere, l'ultima delle quali è stata completata nell’estate del 2022 in via dei Macelli 1: l'artista veneziano Peeta, con la sua inconfondibile tecnica, ha firmato un gigantesco murales giocato sul rosso e il bianco, colori della squadra di calcio della Triestina.
Con questo, si è conclusa l'operazione di riqualificazione del quartiere Valmaura, uno dei più ricchi di opere, completando inoltre il ciclo sviluppato sulle strutture sportive che si trovano qui, ovvero lo stadio Nereo Rocco, sul quale campeggia il ritratto del celebre allenatore di IVES.ONE e Mattia Campo Dall'Orto, e lo stadio Giuseppe Grezar, dove invece troviamo Zeno e la sua coscienza, dedicato al personaggio creato dal triestino Italo Svevo, del collettivo Cadmio.
Sempre in questa zona, in via Valmaura, c’è poi il murale di Caktus & Maria dedicato a Stefano Furlan, tifoso deceduto tragicamente a soli vent’anni negli Anni 80 a seguito degli scontri con la polizia dopo una partita.
Al quartiere Altura ci si lascia ispirare
Ci spostiamo adesso nel quartiere di Altura, dove l'artista Kiki Skipi ha realizzato nel giardino di via Alpi Giulie I naviganti di sogni e di storie: i protagonisti di fiabe classiche sono rivisti come eroi naviganti, pieni di forza e coraggio. Una nuova chiave di lettura che vuole ispirare tutti, non solo i bambini, a sognare e a credere in se stessi. Un messaggio poetico e ricco di significati, comunicato con delicatezza.
Il nuovo volto di Borgo San Sergio
Il nostro peregrinare artistico si ferma poi a Borgo San Sergio per vedere ImmaginAZIONE di Sara e Davide Comelli, dedicato alla Barcolana: il duo ha donato un nuovo volto al palazzo popolare di via Grego, facente parte del complesso noto come le case dei Puffi per alcune pareti blu, unico tocco di colore.
Una città, quattro zone
Sono invece di Alessandra Carloni le opere in collaborazione con AcegasApsAmga, che troviamo in quattro punti della città a tema ambientale. Il rispetto della natura, l’energia, la vita in armonia con ciò che ci circonda e l’impegno quotidiano sono i temi che ritroviamo in strada per Opicina, piazza Sansovino, sul muro del Centro di Raccolta di via Carbonara e in viale Miramare.
Quel Miramare protagonista del gioco di parole SEEtheSEA che dà il titolo alla prossima opera del nostro tour, creata sulla parete esterna del bagno comunale La Lanterna, conosciuto anche come il "Pedocin", un luogo davvero particolare: è l’unico in Europa a mantenere ancora le zone separate per uomini e donne.
A novembre si inaugura la mostra per il più grande degli street artist
Il gran finale? Un salto al negozio Urbanwear che, tra abbigliamento e accessori, espone oltre 50 opere di street art. Ma, se ancora non ne avete abbastanza, il 25 novembre viene inaugurata al Salone degli Incanti la mostra Banksy, the Great Communicator Unauthorized exhibition, che ripercorre la carriera dell’artista fin dagli esordi. Saranno più di 60 le opere esposte oltre a installazioni e percorsi didattici per entrare nel mondo del più grande street artist di sempre.
Trieste è in continua evoluzione: la street art conferma la sua proverbiale capacità di unire la bellezza e il colore a immagini d’impatto, mai solo decorative ma dal grande valore comunicativo.