All’Aquario civico di Trieste, tra specie marine e anfibi locali
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Un micro-cosmo della natura acquatica del Friuli Venezia Giulia che ha conservato l’impianto didattico con cui era stato concepito negli Anni 30.
Tutti gli habitat del mare Adriatico
Il civico acquario di Trieste è stato realizzato nel 1933 in un edificio in riva al mare che serviva come Pescheria centrale. La torre con l’orologio sulla parte sinistra altro non è che una torre dell’acqua che contiene un serbatoio dove viene pompata l’acqua presa direttamente dal mare che poi viene erogata per caduta al piano terra dove ci sono le vasche.
Ristrutturato di recente, l’Acquario civico di Trieste ha rinnovato il suo percorso espositivo con una nuova vasca tattile, ma ha conservato la sua impronta di mostra dedicata prevalentemente alla fauna locale dell’Adriatico e in particolare del golfo di Trieste, con l’unica eccezione di una vasca dedicata alla barriera corallina.
Al piano terra si visitano una trentina di vasche, di cui una centrale più grande con piccoli squali, mentre nelle vasche più piccole sono rappresentati alcuni ambienti presenti nel golfo di Trieste (dagli allevamenti di mitili a relitti, moli e ambienti pelagici) e specie che vivono nel Mar Mediterraneo come orate, branzini, scorfani, dentici, murene e astici.
La vita di uno stagno carsico
Al piano superiore si trova un vivarium: qui è stato ricostruito l’habitat degli stagni carsici che sono presenti nella zona orientale del Friuli Venezia Giulia, dove vivono rospi, rane verdi e ululoni. Nelle varie teche si vedono anche tre specie di vipere del nord-est italiano, e, nel terrario verticale, grossi rettili tropicali come iguane, pitoni e boe.