Bandiera Arancione del Touring Club Italiano
Il Comune di Portico e San Benedetto comprende tre borghi molto interessanti e suggestivi (Portico di Romagna, Bocconi e San Benedetto in Alpe) immersi nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, una zona di grande rilievo naturalistico.
Portico di Romagna ha conservato ancora oggi la struttura urbanistica su tre piani distinti (per rispecchiare le gerarchie sociali), che suggestivi passaggi pedonali uniscono tra loro. Sullo sperone roccioso del Girone c’è il nucleo più antico dell’abitato, con tratti di cortine di difesa e fortificazioni. Da vedere la chiesa di S. Maria in Girone originaria dell’anno Mille ma poi rifatta completamente nel 1776, la chiesa della Compagnia dove un’immagine della Madonna del sangue di Lorenzo di Credi è oggetto di venerazione, il palazzo Portinari, del XIV secolo con portale e aperture bugnate e il ponte delle Maestà, manufatto ad arco sei-settecentesco, dal quale si gode una bella vista panoramica sul borgo. Il territorio è legato anche a Dante: la tradizione vuole che il palazzo Portinari sarebbe appartenuto al padre dell’amata Beatrice, mentre la suggestiva cascata dell’Acquacheta viene citata nel canto XVI dell’Inferno.
San Benedetto in Alpe, invece, deve il suo nome a un monastero benedettino dell’853, che conserva oggi una bellissima cripta. Bocconi è la frazione più piccola ma non per questo meno interessante: vale la pena dare un’occhiata alla torre Vigiacli (delle guardie) risalente al XV-XVI secolo, il ponte della Brusia a tre arcate, il borgo della Bastia di epoca medievale e il castagneto di Valpiana.
Tra i prodotti tipici della zona, sicuramente vanno ricordati i frutti del bosco e del sottobosco, celebrati anche con sagre molto partecipate nelle prime domeniche d’autunno. Tra le altre manifestazioni, segnaliamo tra dicembre e gennaio Portico il Paese dei Presepi, San Benedetto all’osteria a San Benedetto in Alpe e la sagra del Porcino a Bocconi.
Il territorio dei tre borghi è ancora oggi vivo e attivo anche grazie alla presenza di realtà virtuose, spesso giovani: ad esempio ci sono Al Vecchio Convento (ospitalità, ristorazione, esperienze, corsi ed escursioni), il chiosco San Rocco (ristorazione), le ceramiche artistiche di Lucia Gennaretti, il recupero di vigneti dimenticati da parte di Andrea Peradotto, l’ostello ristorante Il Vignale, i frutti del sottobosco lavorati dall’azienda agricola Alpe Silente e i sapori autentici del ristorante La Beccona.