Il 3 gennaio 1926 vide l’inaugurazione del Teatro Nuovo di Ferrara, avvenuta con la commedia di Umberto Giordano ’La cena delle beffe’. Questa sala teatrale, costruita tra il 1920 e il 1926 con la facciata terminata nel 1931, fu opera degli ingegneri e architetti Sesto e Adamo Boari, fratelli. I due decisero di mettere a frutto le loro esperienze maturate nella costruzione di edifici fuori dei confini nazionali, come in Svizzera, Città del Messico e in altre località americane, e crearono la "curva fonica Boari", un felice risultato di esperienze sulla fonicità condotte nei maggiori teatri europei. Il Corriere Padano scrisse, il giorno dopo l’inaugurazione, che "Prima, posso dire non lo avevo mai visto, perché quello che avevo visto una volta, tre o forse quattro anni addietro, era stato lo scheletro dello stabile: uno scheletro impressionante nelle grandi centine di ferro che si ricongiungevano in giro in una poderosa ossatura, una specie di intelaiatura da edificio industriale. Ieri sera una cosa affatto diversa: una mirabile armonia di luce e di profili. Ho soltanto potuto ricordare che cosa era mascherato dal cemento, dalla calce, dagli stucchi foggiati con sapore del migliore rinascimento".
La sala teatrale a forma ellittica si sviluppa su due ordini di gallerie aperte e sovrapposte con una balaustrata a colonnette al primo ordine e una fascia continua decorata da bassorilievi in stucco di gusto tardo liberty al secondo. Colonne slanciate sorreggono le arcate dei palchi del terzo ed ultimo ordine e da cui partono i costoloni della copertura a ombrello con lucernaio al centro. L’arcoscenico è sostenuto da slanciate colonne ornate da capitelli e presenta quattro palchi di proscenio.
Nel 2005 il teatro fu chiuso poiché necessitava di lavori di adeguamento alle normative di sicurezza, di ripristino dell’originale e di restauro delle pareti e della platea, nonché della riapertura della cupola estiva. Attualmente, si presenta come un centro polifunzionale, dove sono frequenti sia spettacoli teatrali che cinematografici, con al piano terra un caffè ed un negozio, una caratteristica galleria con vetrine da cui si accede, attraverso il foyer, alla sala teatrale arredata con le caratteristiche poltrone in velluto rosso e tinteggiata nelle tonalità del beige e crema; al primo piano, inoltre, ha trovato posto un ritrovante in stile Liberty. La facciata, molto sobria, si articola su un doppio registro e presenta al secondo piano due ampi finestroni con arco a tutto sesto intervallati da lesene, chiusa in alto da una sottile cimasa.
Il 26 settembre 2009, dopo aver concluso i lavori di adeguamento e restauro, il Teatro Nuovo ha riaperto i battenti con la rassegna “SoundFe”, una serie di incontri musicali di tendenza.