A Cetara per vivere la suggestiva atmosfera di un borgo marinaro
Lo spettacolo del porticciolo con le lampare in partenza a sera inoltrata, una spiaggia tranquilla delimitata dall’antica torre di difesa, le case color pastello e le chiese aggrappate alla collina. Sulla Costiera Amalfitana, Cetara conserva intatta la dimensione più autentica di un borgo marinaro.
La meta ideale per gli amanti del mare, che lo ritroveranno anche nel piatto: la rinomata specialità locale è infatti la Colatura di Alici, frutto di una tradizione che arriva da lontano.
Spiagge in sequenza direttamente in paese
La Spiaggia della Marina è proprio qui, in paese, protetta dalla Torre Vicereale, bastione angioino di difesa. Ha una parte sabbiosa e un’altra di ciottoli ed è circondata dalle piccole case rosa e gialle, nonché da piccoli locali per una gradevole sosta. Esposta a Sud-Est, la spiaggia è sempre assolata, perfetta anche per un tuffo fuori stagione nelle giornate miti di autunno e primavera. Alla Spiaggia del Porto, tutta di ciottoli, le particolari correnti rendono l’acqua limpidissima.
Salite a bordo di un gozzo per visitare la Spiaggia della Collata, con accesso solo via mare, una piccola baia riparata e avvolta nei profumi della vegetazione mediterranea; poi proseguite, sempre in barca, verso la minuscola Spiaggia degli Innamorati, riservata a pochi intimi. Ancora navigando, ma questa volta in direzione della costa Est, potrete raggiungere la Spiaggia della Campana con vista su due faraglioni. Per chi cerca la comodità, sulla Spiaggia del Lannio e su quella del Tuoro Vecchio ci si accomoda su morbida sabbia.
Corso Garibaldi: la via centrale del borgo
Dopo il mare vale la pena dirigersi verso Corso Garibaldi, la via centrale di Cetara dove sfilano i monumenti storici principali, tra cui la Chiesa di San Pietro Apostolo con la cupola decorata da un rivestimento di maioliche policrome.
La passeggiata è tanto più incantevole nelle ore del tramonto, quando il sole si tuffa in acqua all’orizzonte: è il momento giusto per un aperitivo in uno dei tanti bar con i tavoli all’aperto da cui ammirare lo spettacolo dei colori al crepuscolo.
Oppure semplicemente riposate su una delle terrazze vista mare, perché anche le decine di panchine sono delle opere di fine artigianato: sono realizzate da maestri ceramisti, con composizioni che riproducono scene di vita e di pesca.
Corso Garibaldi è anche il luogo ideale per lo shopping, dalle boutique agli atelier di ceramiche fino alle specialità gastronomiche.
La celebre Colatura di Alici di Cetara
Il mare è pescoso a Cetara e il nome stesso deriva da Cetaria, ovvero “tonnara”. Per il tonno rosso oggi le barche partono alla volta delle acque profonde del Mediterraneo, mentre la tradizione della pesca delle alici è tuttora fiorente. Il procedimento per ottenere la Colatura di Alici ha radici antichissime, rintracciabili fin dal tempo dei romani che confezionavano un prodotto simile chiamato Garum.
I monaci cistercensi amalfitani hanno poi perfezionato la tecnica: i pesci vengono salati e dopo la stagionatura il liquido viene filtrato, un metodo artigianale ancora attuale.
La Colatura di Alici ha un sapore intenso, che potrete gustare ordinando un piatto di spaghetti o linguine nei ristoranti del borgo. Divini nella loro semplicità, senza bisogno di altri condimenti a parte una spolverata di prezzemolo e un ottimo olio extravergine d’oliva.
Trekking tra i limoneti
Cetara è un punto strategico per trekking di varie difficoltà in altura. Una camminata di un’ora lungo un bel tragitto tra ulivi, vigneti e limoneti sui terrazzamenti conduce fino a Punta Fuenti. Al contrario, per i più volenterosi, ci vogliono quasi 7 ore per percorrere i sentieri che vanno dalle località di Abbazia di Cava a Iaconti: vi troverete su un crinale del Monte Falerio prima di inoltrarvi in boschi rigogliosi.
Se poi desiderate un’escursione fuori porta, spostatevi nella vicina Maiori: da qui parte la Via dei Limoni, l’antica strada che in 9 chilometri collega Maiori a Minori, entrambi borghi deliziosi.
Da qui transitavano gli agricoltori e ancora oggi, nel periodo della raccolta a cavallo tra la primavera e l’estate, potrete vederli all’opera e intenti a trasportare gli agrumi a dorso di mulo.
La coltivazione dei limoni, sulla Costiera Amalfitana, è una vera arte.