Il carciofo bianco di Pertosa
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Il Carciofo Bianco di Pertosa o del basso Tanagro è uno dei tesori nati dalle fertili terre della Valle del Tanagro, nei territori dei comuni di Auletta, Caggiano e Salvitelle.
Le acque del fiume contribuiscono alla coltivazione di questa particolare varietà di carciofo che cresce tra i 300 e i 700 metri di altitudine, caratterizzato da un colore particolarmente pallido e da un sapore unico.
Bello e buono
Pianta molto resistente, soprattutto al freddo, è uno spettacolo di bellezza: le foglie, il cui verde tenue si arricchisce di riflessi bianco argentei, si arricchiscono di inflorescenze che non sfigurano in composizioni floreali dall’aura rustica ed autentica.
Dolci e delicate, le brattee interne sono, ottime da consumare crude, magari in pinzimonio con olio extravergine di oliva locale. Carciofi ed ulivi qui non sono vicini solo sul piatto: anche nei campi, le piccole carciofaie, della superficie di poche centinaia di metri quadrati, si alternano agli uliveti.
La coltivazione avviene ad uso personale su pochi ettari o lungo i confini dei campi.
La produzione “familiare”, anche in assenza di certificazioni e regolamentazioni precise, assicura un prodotto completamente naturale, salubre e ricco di sapore.
Il Carciofo Bianco di Pertosa solo 20 anni fa rischiava l’estinzione e, proprio grazie ai coltivatori e al loro amore per il territorio, oggi è presidio di Slow Food della Campania.
Candidato perfetto al ruolo di rappresentante di questi luoghi, il Carciofo Bianco di Pertosa è davvero un piccolo gioiello e un vanto per il territorio e la comunità locale.
Ed è proprio per celebrare un prodotto con così tante qualità, che ogni anno tra la fine di aprile e l’inizio di maggio si tiene la sagra del Carciofo Bianco di Pertosa, una manifestazione ricca di eventi e occasioni per conoscere, assaggiare ed acquistare il carciofo bianco. Davvero imperdibile!