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Campania

Campania meridionale: Sanza, Caselle in Pittari e Casaletto Spartano nel Cilento.

Scoperta del Cilento nascosto: tra borghi medievali, natura incontaminata e avventure enogastronomiche nel cuore della Campania meridionale.

9 minuti

Il Cilento si estende da Paestum al Golfo di Policastro, vicino alla città di Sapri. I confini interni sono i Monti Alburni e il Vallo di Diano. La maggior parte di quest'area fa parte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. 

Il paesaggio è affascinante e vario: impressionanti scogliere, spiagge sabbiose finissime e valli fluviali incontaminate si incontrano con le montagne, molte delle quali sono elegantemente avvolte da splendidi villaggi medievali. Il Cilento è il luogo perfetto per i vacanzieri attivi e gli amanti della cultura.

Sanza, vicoli pittoreschi e viste mozzafiato sulle montagne

vicoli di Sanza

Il viaggio nel Cilento inizia da Sanza, una piccola città situata su una collina e circondata da montagne. Nell'antichità, il borgo era costruito intorno alla Chiesa Madre e protetto da mura. C'erano solo poche porte per accedere al villaggio. Le mura sono ormai scomparse, ma la struttura tipica di un centro fortificato medievale è ancora conservata. 

Top 5 delle cose da non perdere

• Passeggiata nelle romantiche stradine di Sanza 
• Piazza San Martino con il campanile medievale
• Escursione alla dolina di Vallivona per vedere la magia che si verifica
• Salita in cima al Monte Cervati per godere di un panorama mozzafiato
• Un tour in e-bike sulla Via Silente da Sanza a Casaletto Spartano

Sanza potrà essere il vostro punto di partenza per numerose escursioni e un tour in e-bike nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Si consiglia una visita presso la dolina di Vallivona, un fenomeno carsico sul Monte Cervati. La dolina si trova alla fine di una galleria lunga 500 metri e dall'ingresso si può a malapena vedere cosa c’è in fondo. Da qui infatti non si può prevedere nulla dello spettacolo che vi aspettava alla fine del tunnel: pareti calcaree alte fino a 100 metri, ricoperte da una ricca vegetazione. Il terreno è un tappeto di ranuncoli, inumidito dall'acqua che esce da una fessura della parete. Alzando lo sguardo, si può scorgere il bordo della voragine circondato da una chioma di grandi alberi. La voragine è il risultato dell'erosione provocata dall'acqua nel corso di milioni di anni e dal fiume Bussento, che sembra amare giocare a nascondino, apparendo e scomparendo lungo il suo percorso.

Un'altra escursione via porta in cima al Monte Cervati, che con i suoi 1.899 metri è la montagna più alta della Campania. Il sentiero conduce attraverso una natura incontaminata, tra rocce scoscese e il Santuario della Madonna della Neve. Prima di raggiungere la vetta si consiglia una piccola deviazione verso La Nevera, una grotta dove la neve non si scioglie nemmeno d'estate!

Si racconta che in passato i re di Napoli ordinarono agli abitanti del luogo di portare il ghiaccio dalla grotta alla valle con gli asini. Il ghiaccio veniva poi trasportato a Napoli con una nave, in modo che i reali potessero gustare il loro sorbetto nelle calde giornate estive.

Monte Cervati

L'escursione in vetta è dura, superato un dislivello di 750 metri e con quasi 6 ore di trek, ma in cima il Cilento è capace di viziarti con una vista mozzafiato sul territorio, con i suoi splendidi borghi medievali, i vigneti, i boschi di castagni, gli uliveti e, in lontananza il famoso vulcano Stromboli.

Sanza non è solo un luogo ideale per le escursioni, ma anche per esplorare la zona in e-bike trovandosi sulla Via Silente. Questa è un percorso che, in poco meno di 600 chilometri e suddiviso in 15 tappe, attraversa l'intero territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Tra le tappe più degne di nota c’è quella da Sanza a Casaletto Spartano, con 42 chilometri impegnativi dal punto di vista fisico, ma ricchi di panorami mozzafiato delle montagne, della costa e dei piccoli villaggi di montagna. Qui potrete godervi il  vero silenzio.

Informazioni utili

Il periodo migliore per visitarla: Il periodo migliore per visitare Sanza è intorno al 5 agosto, giorno in cui gli abitanti di Sanza rendono omaggio alla loro amata santa La Madonna Della Neve. Quel giorno, gli abitanti di Sanza scendono dal Monte Cervati fino a Sanza con la pesante statua della Madonna e danno vita a una processione per le strette strade acciottolate di Sanza.

Come arrivare: La città più vicina è Napoli. Da Napoli si può prendere il treno per Sapri e poi l'autobus per Sanza che passa due volte al giorno. Inoltre, dalla stazione centrale di Napoli c'è un autobus diretto a Sanza che passa tre volte al giorno. Tuttavia, il modo più comodo per vivere il Cilento è in auto.

Caselle in Pittari: atmosfera accogliente e natura mozzafiato

vicoli ripidi di Caselle in Pittari

Caselle in Pittari è un'altra accogliente cittadina collinare nel cuore del Parco Nazionale del Cilento. Secoli fa, il villaggio fu costruito per proteggere la zona dai pirati. Dovreste prendervi il tempo necessario per esplorare questo splendido paesino con i suoi incantevoli e ripidi vicoli. Le chiese di Santa Maria dell'Assunta e di San Michele meritano di essere visitate così come salire sulle rovine della torre medievale, che domina il paese. Dalla piazza antistante la torre c’è una splendida vista sulle colline circostanti, sulla cima svettante del Monte Cervati e sul fiume Bussento.

Top 5 delle cose da non perdere

  • Passeggiare per l'accogliente città di collina e immergersi nell'atmosfera
  • Il punto di vista dalla torre, con una vista mozzafiato sul paese e sulle colline
  • L'Oasi WWF Grotte del Bussento e la passeggiata lungo il fiume Bussento
  • Passeggiata tra le romantiche vie di Morigerati e visita al Museo Etnografico
  • Cibo e vino da degustare: Pasta fatta in casa e vino Aglianico locale al Ristorante "Al Castello" di Morigerati

Non lontano da Caselle in Pittari, più precisamente a Morigerati, vi potrete fermare al centro visitatori dell'Oasi WWF Grotte del Bussento, dove vengono proposte fantastiche escursioni guidate nella riserva naturale. 

Insieme alla guida, si possono attraversare numerosi ponti e scale per raggiungere un'enorme grotta. Come già detto, il fiume Bussento nasce sul Monte Cervati e poi compie un misterioso viaggio nelle profondità del mondo sotterraneo. Nelle Grotte del Bussento, il fiume risale finalmente in superficie e si dirige verso lo spettacolare canyon ricoperto da una vegetazione lussureggiante, che ospita molte piante rare e specie in via di estinzione come la lontra e la salamandra dagli occhiali italiana.

Grotte del Bussento

Su un'antica mulattiera, seguirete  la guida in questo canyon lungo il torrente con sorgenti e cascate, per concludere l'escursione presso l'imponente mulino ad acqua risalente al XVIII secolo.

Tornati nel centro storico di Morigerati si consigliano diversi piatti del luogo come i fiori di zucca e i diversi tipi di pasta fatta in casa. La Pasta e fagioli, le Farfalle e i Ravioli ripieni di ricotta fresca sono cotti alla perfezione e si abbinano bene a un bicchiere di vino Aglianico locale.

Il percorso continua con una passeggiata nell'incantevole villaggio fortificato di montagna di Morigerati, un tempo luogo di pellegrinaggio sulla strada da Roma a Gerusalemme. Passeggiando per il romantico centro storico, si scoprono pittoresche strade medievali di ciottoli, file di case tipicamente mediterranee con adorabili cortili e piazze che offrono splendide viste sulla natura incontaminata della Valle del Bussento. Da vedere anche la Casa Meridiana, con la sua meridiana, il Palazzo Baronale e la Chiesa di San Demetrio, con il suo campanile rosso. Anche il piccolo ma grazioso Museo Etnografico merita una visita veloce per conoscere meglio la cultura contadina e la gente di Morigerati.

Informazioni utili

Il momento migliore per visitarla: Inizio luglio, quando a Caselle in Pittari si svolge l'insolito Palio del Grano, un omaggio a un'epoca passata che ripropone le tradizioni della vita contadina.

Come arrivare: L'aeroporto più vicino è quello di Napoli. Da Napoli si può prendere il treno per Sapri e poi l'autobus per Casaletto Spartano che passa due volte al giorno. 

Casaletto Spartano, miti, leggende e meraviglie di Madre Natura

Casaletto Spartano

Alcuni sostengono che il nome Casaletto Spartano derivi dal diffuso sparto, utilizzato anche per la produzione di carta e corde. Altri sostengono che il paese, di origine medievale, sia sorto intorno a un insediamento chiamato Spartoso, da cui deriva il toponimo, modificato in Spartano, che significa letteralmente spartano.

Le splendide stradine e la Chiesa di San Nicola di Bari con le sue preziose decorazioni in stucco meritano una visita, ma la maggior parte delle attrazioni di Casaletto è rappresentata dall'ambiente naturale del suo territorio.

Top 5 delle cose da non perdere

  • Passeggiata nei bellissimi vicoli del villaggio
  • La Chiesa di San Nicola di Bari con le sue preziose decorazioni in stucco
  • I Capelli di Venere, un luogo che sembra uscito da una favola
  • Percorrere la terza e la quarta tappa del Cammino di San Nilo e visitare gli incantevoli villaggi lungo il percorso
  • Pernottare a Palazzo dei Gallotti a Battaglia e sentirsi come una baronessa

A circa un chilometro da Casaletto Spartano, il fiume Bussentino si trasforma in una pittoresca cascata chiamata Capelli di Venere. Seguendo un piccolo sentiero che parte dal paese, si raggiunge questo luogo fiabesco caratterizzato da un incantevole gioco di luci e ombre sull'acqua. 

Secondo la leggenda, la dea Venere, dea dell'amore e della bellezza, amava rilassarsi all'ombra rinfrescante della cascata nelle calde giornate estive. Ascoltando i suoni della natura, spesso si addormentava. Un giorno, un pastore con il suo gregge passò di lì e si innamorò immediatamente della bellissima dea. La osservò per giorni e fu totalmente ossessionato dai suoi lunghi capelli dorati. Sapeva di non poterla avere, ma voleva almeno avere una ciocca dei suoi capelli. Così una notte tagliò una ciocca di capelli che svegliò la dea. Il pastore cercò di fuggire, ma i capelli si trasformarono in acqua che saliva sempre più in alto e il ladro cominciò ad annegare. La dea, però, non era una donna cattiva. Lo trasformò in una pianta nata dai suoi capelli che ancora oggi cresce accanto alle cascate. È così che le cascate hanno preso il nome di Capelli di Venere. La leggenda si riferisce alla Capelvenere, in inglese maidenhair fern, che cresce rigogliosa intorno alle cascate.

Capelli di Venere

Di particolare interesse è il Cammino di San Nilo: il percorso a lunga distanza si snoda attraverso il Cilento per circa 100 chilometri. Inizia a Sapri e termina a Palinuro ed è suddiviso in 7 tappe. In generale, il percorso è alla portata di tutti, ma richiede un certo livello di preparazione fisica e deve prevedere salite e discese ripide. 

La terza e la quarta tappa (19 chilometri) da Casaletto Spartano a Caselle in Pittari sono note per essere le più belle e varie, ma anche le più impegnative. Da Casaletto Spartano, il percorso porta prima a Tortorella, uno splendido borgo fortificato con diversi vicoli pittoreschi, belle porte e orti appartati. Dopo questo, il Cammino di San Nilo si snoda in discesa fino al Rio Gerenaso, un affluente del fiume Bussento. Poi attraversa la Foresta del Farneto e Morigerati. Da qui, la quarta tappa porta fino all'Oasi WWF Grotte del Busento, poi Sicili ultimo panorama prima di riprendere il cammino verso Caselle in Pittari.

Informazioni utili

Periodo migliore per visitarlo: Generalmente Casaletto Spartano dà il meglio di sé da aprile a giugno e da settembre a ottobre. I mesi estivi sono troppo caldi per le attività all'aperto. Anche in inverno la temperatura è mite, ma le precipitazioni sono più abbondanti.

Come arrivare: La città più vicina è Napoli. Da Napoli si può prendere il treno per Sapri e poi l'autobus per Casaletto Spartano che passa due volte al giorno. Ma il modo migliore per vivere il Cilento è noleggiare un'auto. 

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