Panoramica
Sorto sull’antico tempio di Apollo, la Cattedrale di Napoli è stata edificata per volere di Carlo I (o Carlo II d’Angiò) nel XIII secolo in perfette forme gotiche unendo le precedenti chiese di Santa Restituta (del IV secolo) e Santa Stefania (degli inizi del VI secolo). Fu Roberto d’Angiò a completarne i lavori nel 1313. Ricostruita più volte nel corso dei secoli, la facciata del Duomo ha forme neogotiche con portali di Antonio Baboccio (1407). Il portale centrale presenta leoni stilofori (ovvero leoni alla base delle colonne) del Trecento e una Madonna col Bambino di Tino di Camaino. L’interno ha tre navate pilastri su cui appoggiano antiche semicolonne di granito, con i busti dei vescovi del XVII e XVIII secolo. Nella navata e nel transetto i soffitti lignei intagliati e dorati (del 1621), incorniciano dipinti di pittori tardomanieristi. Di Luca Giordano sono i santi tra i finestroni (a eccezione di due di Francesco Solimena ai lati dell’arco absidale) e i sottostanti tondi con i patroni di Napoli. Nella navata destra, ai lati della seconda cappella, detta del Crocefisso, vi sono le due tombe dei Caracciolo Pisquizi (XIV secolo) con le statue della Mansuetudine e della Fortezza, attribuite a Tino di Camaino. A seguire, la cappella del Tesoro di S. Gennaro. Nel transetto destro si ammirano il sepolcro Sersale di Giuseppe Sammartino e la pala con l’Assunta dipinta dal Perugino nel 1506 su commissione del cardinale Oliviero Carafa, ritratto in basso.
