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Campania

Napoli segreta: un tour tra posti insoliti, leggende e prodotti tipici da mangiare

Cosa vedere e cosa fare a Napoli? Napoli sotterranea, il Cristo velato, l’ospedale delle bambole e il tipico street food.

7 minuti

Napoli è una città unica che con i suoi scorci e i suoi sapori saprà conquistarti. Poco importa se la tua permanenza a Napoli sia di uno o più giorni, quel che è certo è che al tuo ritorno rimarrai incantato dalla sua bellezza.

In questo articolo ti consigliamo 11 luoghi segreti e poco conosciuti da vedere a Napoli e 7 specialità dello street food napoletano da provare.

Cosa fare e cosa vedere in una o più giornate a Napoli

Napoli - Piazza Plebiscito - Particolare

Cristo velato

L’opera in marmo di epoca barocca, fu realizzata dall’artista Giuseppe Sanmartino nel 1753. Il nome della statua deriva proprio dalla raffigurazione del corpo di Cristo coperto da un velo.

Il motivo per cui oggi quest’opera d’arte è luogo di visite quotidiane è proprio per la verosimiglianza dei dettagli. Le pieghe e la trasparenza del sudario scolpito nel marmo sono così realistiche da sembrare fatte di tessuto vero. In tempi passati, persino gli studiosi hanno creduto che l’effetto del tessuto fosse il frutto di un processo alchemico di marmorizzazione realizzato dal principe di Sansevero, Raimondo di Sangro, noto al tempo come alchimista e sperimentatore.

Napoli sotterranea

I primi cunicoli scavati nel sottosuolo di Napoli risalgono al III secolo a.c. con i Greci, i quali iniziarono a portare alla luce i blocchi di tufo presenti nel sottosuolo. Seguirono, poi, i romani che in età augustea scavarono gallerie e una rete di acquedotti. Durante la seconda guerra mondiale i sotterranei furono utilizzati dalla popolazione per rifugiarsi dai bombardamenti aerei.

L’ingresso per accedere al sottosuolo si trova in Piazza San Gaetano, 69. Per maggiori informazioni e orari potete consultare il sito di Napoli Sotterranea

 Galleria Borbonica

Per un’avventura sotto terra potete valutare anche una gita alla Galleria Borbonica. Il percorso prevede una visita alla cisterna realizzata nel 1400, si cammina per 20 metri verso il cunicolo di ‘Pizzofalcone’ per poi rientrare nella Galleria Borbonica nella sala delle auto.

Si raggiunge la seconda cisterna e si scende sul fondo della stessa per vedere la falda acquifera. Si procede verso la galleria pilota della ex LTR che porta alla zattera e qui ci si imbarca per vedere un’ex galleria della metro abbandonata. Dopodichè si risale per esplorare la parte finale della Galleria Borbonica.

Piazza Plebiscito e la sua leggenda

Piazza del Plebiscito è senza dubbio una delle destinazioni obbligatorie nel tour di Napoli, ma non tutti sanno che questo luogo è legato a una leggenda.

Si racconta che chiunque provi ad attraversare la piazza bendato non riesca ad arrivare al lato opposto e a passare in mezzo alle due statue equestri realizzate da Canova – collocate nel centro della piazza raffiguranti Carlo III di Borbone e il figlio Ferdinando I delle due Sicilie.

Questo accadrebbe, secondo la leggenda, per via di una maledizione scagliata dalla Regina Margherita. La storia racconta che la sovrana concedeva, una volta al mese, la libertà ai prigionieri che riuscivano ad attraversare la piazza bendati. A quanto pare nessuno riuscì mai nell’impresa.

Una spiegazione più razionale proviene dalla conformazione della piazza. Essa infatti è molto grande e priva di punti di riferimento, oltre ad avere una pendenza che rende impossibile seguire una traiettoria dritta.

Monastero di Santa Chiara e il suo chiostro maiolicato

La costruzione del complesso di Santa Chiara avvenne nel 1310 per volontà del re Roberto d’Angiò e la moglie Sancia di Maiorca. Il chiostro esterno, oggi noto per il suo rivestimento in maiolica, è frutto di un processo di ammodernamento avvenuto nella prima metà del ‘700, per volontà della regina Maria Amalia di Sassonia, moglie di Carlo di Borbone, che durante le sue visite al monastero aveva suggerito più volte alle suore di rinnovare il chiostro.

Per visitare il Complesso Monumentale di Santa Chiara è necessario acquistare un biglietto del costo di 7 euro, in loco, al momento dell’ingresso. Per maggiori informazioni consultare il sito web del Monastero.

Ospedale delle bambole

Una vera e propria clinica destinata al restauro di bambole, peluche e giocattoli di ogni genere. Un laboratorio artigianale, vecchio di ben quattro generazioni, dove si utilizzano antiche tecniche di restauro per recuperare la porcellana, il legno, la plastica o la latta. Le mani esperte degli artigiani riproducono merletti e tessuti dei vestiti indossati dalle bambole e non solo. Qui si pratica anche il trapianto occhi, naso, sostituzione del pelo, cuciture e imbottiture dei peluche.

Se venite a Napoli è possibile visitare il museo di questa bottega. Sul sito web dell’Ospedale delle Bambole è possibile trovare gli orari e acquistare online il biglietto di entrata del costo di 5 euro.

Chiesa di Santa Maria La Nova

Si racconta che nella chiesa di Santa Maria La Nova, all’interno del sepolcro di Matteo Ferrillo, sia ospitata la tomba di Dracula. Nello specifico, alcuni studiosi hanno affermato che all’interno possano essere conservati i resti di Vlad III di Valacchia, nobile e militare di origine rumene conosciuto come Drăculea, Dracula.

I sospetti sono nati da alcune decorazioni raffiguranti un drago e in stile egizio, come due sfingi contrapposte – simbolo della città di Tebe anche chiamata “Tepe” – che andrebbero ad alludere al vero nome del conte Vlad, ossia Dracula Tepes.

È possibile visitare il complesso monumentale tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 17:00. Per informazioni sul costo dei biglietti è possibile contattare la biglietteria all’indirizzo e-mail: santamarialanova@okticket.it

Fermata metro di Toledo

Si tratta della fermata metro della linea 1 di Napoli, nel quartiere San Giuseppe.

Nel risalire i cinque piani, dotati di scale mobili, potrete ammirare una vera e propria opera d’arte contemporanea. Non a caso è stata nominata la stazione metro più bella d’Europa nel 2012.

Il percorso segna, attraverso i colori, il passaggio dal mare alla terra, dove al centro si trova un ampio cono di luce denominato il “cratere de luz”, pensato per far entrare la luce naturale dall’alto. La fermata metro, inaugurata nel 2012, è stata ideata dall’architetto spagnolo Oscar Tusquets Blanca.

Palazzo dello Spagnolo

Denominato Palazzo Moscati, poiché costruito nel 1738 per volontà del marchese Nicola Moscati, è in realtà comunemente conosciuto come Palazzo dello Spagnolo per via del suo ultimo acquirente Tommaso Atienza, detto ‘lo Spagnolo’.

Merita una visita per le sue scale “ad ali di falco” aperte sul cortile e per le sue decorazioni in stucco stile rococò. Il palazzo si trova in via Vergini, al numero civico 19, nel rione Sanità. L’ingresso è gratuito e sempre aperto.

La statua di Pulcinella

La statua di Pulcinella, regalata alla città da Lello Esposito nel 2012, è diventata il portafortuna di Napoli. Il busto si trova in Vico Fico al purgatorio ed è meta di visite quotidiane. Molti vengono qui per strofinare il suo naso. Si racconta infatti che porti fortuna. Toccare per credere!

Palazzo Mannajuolo

Altro edificio che merita una visita per il suo stile liberty è Palazzo Mannajuolo, situato in via Filangieri, nel quartiere Chiaia.

Entrando al suo interno troverete un altro elemento caratteristico di questa struttura: la scalinata a spirale, protagonista del film Napoli Velata.

Per entrare è sufficiente chiedere il permesso al portiere dello stabile che troverete dal lunedì al sabato, a patto di limitarsi a guardare la scala dal basso senza salire.

Farmacia degli incurabili

All’interno dell’Ospedale degli Incurabili, realizzato per volontà di Maria Longo, si trova la Farmacia degli Incurabili. Un edificio storico in stile barocco-rococò, antico laboratorio nel quale si producevano erbe mediche. Il nome nasce, per l’appunto, dal desiderio di assistere i malati considerati incurabili.

Dopo il terremoto del 1980, la farmacia è stata chiusa e riaperta al pubblico solo nel 2012. Sugli scaffali si trovano ancora i vasi in maiolica nel quale venivano conservate le medicine.

Oggi è possibile visitarla dal lunedì al venerdì e, per chi ha più tempo a disposizione, è possibile svolgere un percorso più ampio che prevede oltre alla storica farmacia, anche la visita al Museo delle Arti Sanitarie, al chiostro del 1500 e l’orto medico, per una durata di un’ora e mezza circa.

Per maggiori informazioni e prenotazioni potete consultare il sito ufficiale del Museo Arti Sanitarie.

Cosa mangiare a Napoli

Pizza

Napoli è una città da scoprire anche con il palato. Ti suggeriamo sette specialità da mangiare assolutamente nel tuo viaggio a Napoli:

Sfogliatella

Riccia o frolla, è d’obbligo iniziare la vostra gita a Napoli con una sfogliatella appena sfornata.

Frittata di pasta

A metà mattinata l’ideale è una frittata di bucatini condita con carne macinata, piselli e besciamella.

Cuoppo fritto

Potete scegliere tra il cartoccio di frittura di pesce con calamari, gamberi, triglie oppure quello composto da crocchette di patate, frittatine di pasta, cubetti di polenta fritta, piccoli arancini, zeppole salate.

Graffa

Dolci simili a ciambelle fritte ricoperte di zucchero con una base di farina, patate, lievito e burro.

Pizza e pizza fritta

Napoli, patria della pizza, ha saputo trovare la soluzione per poter mangiare questo piatto anche a portare via: la pizza a portafoglio.

Inoltre, per i più golosi, esiste l’alternativa fritta farcita con pomodoro e mozzarella o con altri condimenti.

Taralli napoletani

Se dopo questa gita gastronomica avete ancora un pò di spazio, vi consigliamo di assaggiare i taralli napoletani realizzati con sugna, pepe e mandorle.

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