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Enogastronomia
Campania. La penisola sorrentina

Enogastronomia, arte e natura: delizie sorrentine

Tipologia
Percorso in auto
Durata
2 giorni
Numero Tappe
4
Difficoltà
Facile

Con questo itinerario attraverserete una terra baciata dal sole e cullata dalla natura lussureggiante: la penisola sorrentina. È un territorio generoso di frutti, ortaggi, vitigni e altri prodotti della terra e del mare, come pochi altri nel Belpaese, oltre che di bellezze artistiche da scoprire e visitare. Abbandonatevi al piacere di un tour enogastronomico dove cibo e cultura, tradizione ed enogastronomia si nutrono a vicenda. La varietà e la ricchezza dei piatti della zona vanno di pari passo con la diversità dei paesaggi, i sapori e i profumi sono influenzati dai microclimi e dalle colture legate a una lunga storia.

Sono poco meno di 40 chilometri che racchiudono cibo, arte e cultura, senza dimenticare le bellezze naturalistiche, da percorrere in auto e con una breve ma indimenticabile escursione a piedi. Partite da Vico Equense: la patria del Provolone del Monaco DOP vi darà il benvenuto, senza dimenticare la pizza, qui croccante rispetto a quella tradizionale napoletana. Poi, proseguite per Sorrento e lasciatevi ammaliare dalle sue delizie al limone, continuate per Massa Lubrense e i prodotti caseari dei monti Lattari (e non solo) e, infine, tuffatevi in un mare di gusto. Quello dei crostacei e dei frutti di mare di Punta Campanella

Giorno 1

Vico Equense

Vico Equense

Vico Equense sorge sul luogo dell’antica “Aequa”, celebrata nel poema “Punica” dal poeta Silio Italico proprio per i suoi vini. In latino “aequus” significa “piano”: infatti, la città si trova su un punto pianeggiante della scogliera e questa non è certo zona avara di frutti della sua terra e di prodotti tipici, nati da antiche tradizioni e colture. 

Parcheggiata la vostra vettura, dirigetevi verso il centro storico prima di godervi i piaceri del palato. Fu Carlo II d’Angiò a fondare, nel XIV secolo, il nuovo borgo mu­rato di Vico Equense e all’epoca an­gioina risale anche la chiesa della SS. Annunziata con campanile del ‘500. Dopo una breve passeggiata lungo il sagrato con incantevole vista a picco sul mare, prendete la stradina ripida che dal paese scende rapidamente alla base della falesia tufacea fino alle spiagge di Marina di Equa o Marina di Seiano.

Per pranzo, non potete prescindere dal prodotto più povero e nobile allo stesso tempo di tutta la Campania: la pizza. A Vico si trova l’Università della Pizza, conosciuto come il tempio della pizza, dove potrete trovare questa specialità servita al metro. Vico vanta, infatti, un’antica tradizione di fornai che con il tempo hanno dato vita a una variante più croccante della tipica pizza napoletana.

Se non amate l’antico piatto caro alla regina Margherita, qui avrete solo l’imbarazzo della scelta: sono infiniti i prodotti della gastronomia locale. Il ruolo da protagonista assoluto lo gioca però il Provolone del Monaco Dop. È un formaggio semiduro a pasta filata, stagionato, realizzato con il latte dei bovini che pascolano i monti Lattari, catena montuosa alle spalle del borgo. Il provolone è ottimo in un bel piatto di ravioli con pere e tartufo oppure negli spaghetti con acqua, limone e olio. 

Da queste alture provengono anche le castagne del prete e le noci da cui nasce il liquore nocino. Non dimenticate l’olio Evo. Lo troverete profumatissimo: è insignito del marchio Dop della penisola sorrentina. Prima di ripartire per Sorrento, lungo l’ex statale 145, non potete non fare una sosta nell’incantevole borgo di Meta, dove viene prodotto il limoncello.

Sorrento

Sorrento

Iniziate la vostra visita vagabondando per le strade di questa perla del sud Italia, nota e amata in tutto il mondo per la sua straordinaria posizione: Sorrento è un’autentica terrazza sul mare.
Prendetevi il tempo di girovagare per il centro storico. Non perdetevi una visita al Duomo, passeggiate lungo via S. Cesareo contemplando le splendide ville antiche, senza trascurare piazza Tasso, con il monumento dedicato al celebre poeta nato qui nel 1544, e la chiesa di S. Antonio. Per i più curiosi si consiglia di riprendere la macchina e raggiungere, in pochi minuti, il museo archeologico territoriale della penisola sorrentina Georges Vallet a Piano di Sorrento. La spiaggia di Marina Grande di Sorrento, ovviamente, non è da trascurare.

Sorrento non è nota solo per il mare, i paesaggi e il suo centro storico ricco di bellezze, ma anche per la buona tavola: d’obbligo un assaggio degli gnocchi alla sorrentina con pomodoro, basilico e fiordilatte filante. Allietate la passeggiata sul corso a vostra scelta con un sorbetto al limoncello, un soffice gelato caldo oppure con la famosa delizia al limone, un classico della pasticceria napoletana. Sono i prodotti a base di limone, complici i rigogliosi agrumeti circostanti, a fare da padroni a Sorrento. Tra le vie del centro non vi sarà difficile imbattervi in fruttivendoli, pasticcerie e gelaterie da sogno. Nelle viuzze più nascoste si può fare, invece, scorta di spezie, peperoncini piccanti, pomodorini essiccati, oltre alla celebre noce di Sorrento e ai follovielli, fagottini di foglie di agrumi ripieni di uva sultanina e di arancia condita che vengono preparati secondo una antica ricetta.

Quanto ai vini, tipico è il Doc Penisola Sorrentina, sia bianco che rosso, ma sono rinomati anche i due vini rossi Lettere e Gragnano.

A questo punto, proseguite verso la vicina Massa Lubrense.

Giorno 2

Massa Lubrense

Massa Lubrense

Da Massa Lubrense riempitevi gli occhi con Capri e l’azzurro del Tirreno e andate alla ricerca dei vecchi casali agricoli scampati alla mo­dernizzazione e fuori dalle strade del turismo di massa. Troverete prelibatezze e prodotti della terra che vi riempiranno il cuore.

Come in altri comuni dei Monti Lattari, nome che deriva appunto dalla grande produzione di latte, qui piccoli caseifici continuano a produrre formaggi come un tempo. Nella zona di Massa se ne lavorano in particolare due. Si tratta di qualità protette con marchio dell'Unione Europea: la treccia, formaggio fresco a pasta filata lavorato a forma di ciambella intrecciata, e il caciocavallo, formaggio di media stagionatura a forma di pera con piccola testina. Il nome di quest'ultimo deriva dal fatto che i formaggi (caci) vengono legati a coppie tenuti per la testa e posti a stagionare a cavallo di un palo: quindi cacio a cavallo.

Circa 6 chilometri a sud di Massa Lubrense si trova la sua frazione di Termini, da cui si può scendere a Marina del Cantone, la più ampia spiaggia della penisola sorrentina, nota per una specialità gastronomica dalla ricetta segreta: gli spa­ghetti con zucchine e pesce. Se ci venite in estate, avrete la fortuna di gustarli a bordo di una barca.

Punta di Campanella

Punta di Campanella

Giunti a Termini, se amate godervi le cose rare ma belle, proseguite a piedi verso la sporgenza più estrema della Campania. È una passeggiata facile, pianeggiante e in circa 45 minuti raggiungerete l’Area Marina protetta di Punta di Campanella con le sue piccole baie come quella di Iéranto.

Punta Campanella è l’ultimo promontorio dei monti Lattari che separa il golfo di Napoli da Capri e dal golfo di Salerno. Da qui godrete una vista unica, diversa da tutte le altre, sull’isola di Capri.
Punta di Campanella è un’area marina ricca di crostacei particolari come il raro parapandalo. La singolare morfologia del fondale marino qui, infatti, ricrea l’habitat ideale per questo crostaceo rosato. La specialità gastronomica di questo luogo è proprio il pesce, fresco e saporito: alici, sugarello, sgombri, aguglia, lampuga e altri pesci e crostacei locali.
Gli anfratti e le grotte della costa rendono inoltre questo braccio di mare uno dei più ricchi centri di aggregazione per gamberetti.

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