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Giardini Reali - Parco Reggia di Caserta

Panoramica

Il Parco Reale, incluso nel progetto che l’architetto Luigi Vanvitelli ha proposto ai sovrani, richiama i giardini delle grandi residenze europee del Settecento, coniugando la tradizione italiana del giardino rinascimentale assieme alle novità introdotte da André Le Nôtre a Versailles. I lavori di delimitazione dell’area e di messa a dimora delle prime piante cominciarono nel 1753, in parallelo alla costruzione dell’Acquedotto Carolino che avrebbe alimentato le fontane dei giardini reali. Tuttavia, l’attuale assetto del Parco è solo in parte frutto della realizzazione del progetto di Vanvitelli: il figlio Carlo dovette ridimensionarlo a causa della mancanza di fondi e dei cambiamenti di gusto dell’epoca. La struttura si articola in tre parti. La prima, immediatamente dietro il Palazzo, è destinata ai parterre (un prato con viali rettlinei) e comprende il Bosco, detto anche ’vecchio’ perché preesistente alla Reggia, dove si trova la Castelluccia, edificio cinquecentesco ricostruito nel 1769 in forma di fortezza in miniatura in cui il giovane Ferdinando IV si esercitava in finte battaglie. I viali poi portano alla Peschiera, lago artificiale impreziosito da un isolotto al centro, decorato da un tempietto circolare. La seconda sezione del Parco ha la sua attrattiva nei giochi d’acqua, con fontane disposte in asse con la Reggia. Si parte dalla fontana "Margherita", dove un ponte d’Ercole precede la grande "via d’acqua", fiancheggiata da due ampie strade delimitate da spalliere di lecci e querce, e da numerosi bacini, vasche sovrapposte e statue; fino al grande bacino, nel quale precipita un’imponente cascata d’acqua. Qui si incontrano le fontane dei "Delfini” la cui acqua esce dalla bocca dei pesci in pietra, di "Eolo" con sette vasche degradanti che formano altrettante cascate, e la fontana di "Cerere", con le statue della dea e dei due fiumi dell’isola.
L’ultima fontana celebra la storia di "Venere e Adone" e l’area sottostante, il "bagno di Diana", è impreziosita da due gruppi marmorei raffiguranti Atteone e Diana. La terza parte è costituita dal Giardino inglese, tanto desiderato da Maria Carolina. Lord Hamilton la convinse a competere con la sorella Maria Antonietta di Francia, che a Versailles aveva fatto realizzare il Petit Trianon, e affidò il lavoro ad Andrew Graefer, botanico inglese che iniziò i lavori in prossimità della grande cascata ove il terreno degradante verso mezzogiorno si presta alle coltivazioni esotiche e alle composizioni più raffinate. Il giardino offre una serie di luoghi affascinanti ispirati ai modelli del tempo: il criptoportico, con le statue provenienti dagli scavi di Ercolano e dalla collezione Farnese; il piccolo laghetto del bagno di Venere, con la statua della dea; il casino all’inglese, con basamento e pilastri dorici; l’aperia, area dapprima adibita a riserva d’acqua da Vanvitelli e poi trasformata in serra nel 1826; le quattro serre, destinate alle piante raccolte durante le spedizioni scientifiche o provenienti da altri Paesi. Nei pressi si trovano anche l’Acquario, il Roseto e la Scuola Botanica.

Orari

Lunedì
08:30 am-04:00 pm
Martedì
Chiuso
Mercoledì - Domenica
08:30 am-04:00 pm
Giardini Reali - Parco Reggia di Caserta
Piazza Carlo di Borbone, 81100 Caserta CE, Italia
Chiama +390823448084 Sito Web
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