Panoramica
Non lontano dalla sponda sinistra del fiume Volturno, la basilica di S. Angelo in Formis è considerata dagli storici dell’arte come un unicum dell’architettura medioevale campana. La chiesa fu fondata sulle pendici del monte Tifata sul basamento di un importante tempio di epoca romana, dedicato a Diana, dea della caccia. Il folto lecceto che circonda la basilica di S. Angelo in Formis era, infatti, venerato dalle antiche popolazioni campane perché abitato da molta fauna selvatica e bagnato da ruscelli di montagna.
Camminando tra le navate della chiesa si ritrovano a terra alcuni dettagli che rimandano al pavimento del tempio pagano. Alzando gli occhi sorprende poi la struttura della basilica medievale, grandemente decorata da affreschi originali del ’IX secolo d.C. considerati tra i primi esempi di pittura propriamente italiana. Si mostrano allo sguardo profeti e sibille, scene tratte dal vangelo e antiche simbologie cristiane, che vanno a formare un mosaico di forme e colori di rara bellezza.
