Panoramica
Due edifici accostati compongono “il Castello”, come la Rocca è comunemente chiamata. Il più alto dei due – a pianta poligonale con barbacane, bifore ogivali e coronamento a beccatelli – è di fatto la vera rocca, mentre il più basso era stato sino a fine ’500 la sede dei governatori pontifici in città: di qui il nome complessivo di Rocca dei Rettori. Una parte del doppio edificio era stata ricostruita dopo il terremoto del 1702, quando già da molto tempo – dal ’500, ma poi più avanti sino agli anni dell’Unità d’Italia – la Rocca era adibita a carcere. È stata poi sede originaria del Museo del Sannio mentre oggi, pur conservando sale espositive sulla storia del territorio, è sede della Provincia.
Nel Palazzo del Governo che segna il lato destro di Corso Garibaldi nell’ultimo tratto, prima che sbocchi sulla Rocca, c’è un museo che si chiama ArCos, con opere di arte contemporanea e reperti di arte egizia antica: non si tratta di una collezione estemporanea, perché proprio qui nella romana Beneventum l’imperatore Domiziano aveva fatto dedicare un tempio alla divinità egizia Iside. Dopo tutto, è soltanto una delle numerose peculiarità beneventane.
