Panoramica
Le opere esposte sono suddivise in due gruppi: al primo appartengono quelle dei secoli XV-XIX, un tempo ospitate nell’ex Museo civico, fondato nel 1882 e soppresso nel 1948; le altre, dei secoli XIX-XX, provengono da collezioni private. Tra i dipinti antichi spiccano le tavolette con S. Girolamo penitente e I tre angeli apparsi ad Abramo, opere giovanili di Antonello da Messina che confermano i chiari influssi dell’arte fiamminga nelle opere del maestro siciliano. Si segnalano poi la grande tela con il “Ritorno del figliol prodigo” di Mattia Preti, “Cristo e l’adultera” di Luca Giordano, due paesaggi di Salvator Rosa e tele settecentesche di Vincenzo Cannizzaro. Ben rappresentate le stagioni artistiche dell’Ottocento e del primo Novecento, con una tela di Andrea Cefaly raffigurante un Episodio della battaglia del Vulturno del 1860, due grandi paesaggi di Giuseppe Benassai (La quiete, 1868; Aspromonte, 1869), interessante artista nato a Reggio di Calabria, alcuni paesaggi del reggino Ignazio Fieschi e il Cantico dei Cantici del cosentino Enrico Salfi. Tra le sculture, degne di nota la “Nasside” di Locri, busto in marmo di Francesco Jerace, e opere donate dallo scultore calabrese Alessandro Monteleone. Nella sezione dedicata al Novecento calabrese è esposto anche un disegno a china di Renato Guttuso.