Lungomare Falcomatà

"Il chilometro più bello d’Italia", disse D’Annunzio. Palme, magnolie aiuole con piante esotiche, palazzi classicheggianti e tardo liberty, il panorama sullo Stretto sono lo scenario del lungomare reggino. Risistemato tra il 1994 e il 2000 con passeggiate su più livelli, accoglie il vecchio e il nuovo di Reggio Calabria. A partire dai resti delle mura greche del IV secolo a.C. e le terme romane di una domus di età imperiale, con tracce di un portico e di piccoli ambienti riscaldati, di cui uno conserva tracce di un pavimento a tessere bianche e nere. I monumenti: quello ai caduti, del 1930, di Francesco Jerace e quello dedicato allo scrittore calabrese Corrado Alvaro, opera di Alessandro Monteleone, del 1965. Poi c’è l'Arena dello Stretto, l’ampio teatro all’aperto, affacciato sul mare e ispirato agli antichi teatri greci. C’è la villa comunale con i suoi rigogliosi giardini e infine le enormi sculture contemporanee dalle forme umanoidi di Rabarama (Laura Epifani), inserite nel verde antistante la bella Villa Genoese Zerbi. Infine, la più recente installazione di Edoardo Tresoldi, inaugurata nel 2020: si intitola Opera, un’architettura aperta, trasparente e fruibile composta da 46 colonne in rete metallica disposte in un ampio spazio verde.