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Enogastronomia

Enotour in Toscana

7 minuti

La Toscana è un dipinto vivente, una regione dove la generosità della natura incontra un patrimonio culturale e una tradizione enogastronomica che conquista già al primo incontro. Dalle ondulate colline del Chianti ai borghi da favola della Val D’Orcia, passando per le incantevoli città d’arte e le verdeggianti spiagge della Maremma ogni angolo di Toscana è un sogno a occhi aperti che custodisce tesori culturali, ricette tradizionali e vini d’eccellenza da conoscere appieno nelle degustazioni e visite guidate all’interno delle cantine del Movimento Turismo del Vino. Non mancheranno inoltre escursioni in bici, percorsi di benessere, passeggiate, trekking tra i vigneti, per conoscere i luoghi del vino più belli della regione, per poi continuare con un pranzo o una cena tra i filari insieme ai vignaioli per scoprire tutti i segreti dell’abbinamento con le ricette tipiche della tradizione. 

I vini, i borghi e le colline del chiantigiano

enotour toscana

L’Enotour in Toscana non può che iniziare in uno dei luoghi del vino più affascinanti della regione. Siamo nelle dolci colline del chiantigiano punteggiate da antiche fattorie in pietra e castelli medievali, dove si respira una quiete solenne e si degusta un vino che condensa la storia e le tradizioni della terra del Gallo Nero, simbolo storicamente legato al chiantigiano e scelto per rappresentare il Chianti Classico docg. Si tratta della sottozona storica di questa denominazione riconosciuta nel 1716 da Cosimo III de’ Medici, granduca di Toscana, il quale stabilì il cuore pulsante della produzione, compreso in 9 comuni tra Firenze e Siena. Un passo decisivo che rimarrà nella storia di questo territorio e che troverà la sua applicazione concreta nel 1932, quando venne ufficialmente concesso l’utilizzo dell’aggettivo “Classico” al fine di valorizzare l’autenticità e la territorialità di questo areale. Il Chianti Classico si differenzia dalle altre produzioni non solo a livello territoriale ma anche per la centralità del vitigno: infatti, dal 1996, si ha la possibilità di creare vini Sangiovese in purezza per valorizzare al meglio il profilo sensoriale inconfondibile del vitigno bandiera di questo territorio. Nella sua versione base si esalta la freschezza, nella tipologia Riserva, che prevede 24 mesi di affinamento in botte, si ricercano complessità e struttura, invece, nella Gran Selezione si valorizza l’unicità dei singoli cru. Ci troviamo di fronte a un vino dalle numerose sfaccettature come il suo territorio, da apprezzare per il suo perfetto equilibrio tra acidità e tannini e per la sua eleganza al naso, con note di piccoli frutti rossi, marasca e richiami balsamici. Tra i borghi più suggestivi dell’areale spicca Greve in Chianti, con la sua piazza triangolare incorniciata dai portici e il suggestivo borgo medievale di Gaiole con il Castello di Brolio, noto per essere stato il luogo dove il Barone Ricasoli mise a punto la prima ricetta di questo vino.

Questi e tanti altri affascinanti scorci da ammirare durante le attività outdoor organizzate dalle cantine del Movimento Turismo del Vino, come percorsi in e-bike, visite nei borghi storici e pic-nic in vigna, per poi continuare con una verticale tra nuove e vecchie annate così da scoprire tutte le espressioni di questa denominazione. E, per concludere al meglio l’esperienza, un pranzo o una cena con il vignaiolo per conoscere i vini della zona in abbinamento alle grandi carni della regione, dalla Fiorentina, alle pappardelle al cinghiale fino alla ribollita e tante altre ricette della tradizione da preparare insieme ai produttori durante le cooking class organizzate in azienda.  

Scoprire Montalcino e innamorarsi del Brunello

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Proseguendo verso sud, le colline ondulate della Val d’Orcia conducono a Montalcino, un incantevole borgo dove il tempo sembra essersi fermato al Rinascimento. Se il Chianti è l’espressione più classica del Sangiovese, il Brunello di Montalcino docg nasce come un’intuizione rivoluzionaria. Questa terra è la patria del clone “grosso”, impiantato a metà dell’800 da Clemente Santi selezionando le uve migliori con l’obiettivo di presentare un vino monovitigno da invecchiamento. Ai tempi una rivoluzione visto che la tradizione, nonché i gusti dell’epoca, prediligevano vini di pronta beva. Ma il Sangiovese Grosso sorprese per la sua capacità di invecchiare senza perdere tempra e piacevolezza, dando vita così a un vino che nei secoli ha sedotto i palati di tutto il mondo, persino della Regina Elisabetta e nel 1980 fu la prima denominazione italiana a ricevere la Docg, conquistando di diritto i vertici del gotha dell’enologia mondiale. Con due anni di affinamento in botte e 4 mesi in bottiglia, il Brunello è un viaggio gustativo indimenticabile: al naso un bouquet complesso di ciliegie, prugne, spezie, tabacco, cioccolato fino a un leggero tocco balsamico, mentre all’assaggio sprigiona un tannino robusto ma vellutato e un finale persistente. Un vino che sorprende sorso dopo sorso, da conoscere tra nuove e vecchie annate nelle verticali di degustazione organizzate dalle cantine del Movimento Turismo del Vino della zona.

Non solo vino: i produttori MTV propongono laboratori sensoriali dedicati alle grandi eccellenze della regione come i tartufi di stagione, protagonisti dei grandi primi piatti della regione da preparare durante i corsi di cucina all’interno delle aziende. Ma le cantine si rivolgono anche agli amanti della natura con percorsi di trekking tra i vigneti per conoscere tutti gli scorci di questa affascinante terra e scoprire i segreti custoditi all’interno di ogni bottiglia partendo proprio dai filari. Da non perdere i trattamenti di benessere come massaggi e bagni nel vino per poi continuare con la visita al centro storico di Montalcino e di tutti gli incantevoli borghi nelle vicinanze, tra cui Pienza “la città ideale” di nome e di fatto, con il Duomo, Palazzo Piccolomini e Piazza Pio II che la rendono una perla del Rinascimento. E ancora: San Quirico, la cittadina termale di Bagno Vignoni con la piscina al centro del paese, Chianciano Terme e il Parco Acquasanta, con la sua sorgente naturale di acque termali.

Tra torri medievali e calici dorati: alla scoperta di San Gimignano

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Si prosegue poi verso Siena, con l’imperdibile Piazza del Campo dall’insolita forma a conchiglia. Tappa d’obbligo anche il Duomo, capolavoro del gotico italiano che custodisce le statue di Michelangelo e la libreria Piccolomini. Da qui si continua per scoprire un’altra eccellenza enologica originaria di San Gimignano, detta anche la “Manhattan del Medioevo" per le sue caratteristiche torri medievali, un tempo 72 oggi 14, che svettano e offrono una vista mozzafiato sulla Val D’Elsa. Nei dintorni si distendono, già dal Medioevo, vigneti di Vernaccia, regina bianca nella terra dei rossi da cui nasce un vino affascinante, che ha conquistato il cuore e il palato di molti, uno tra tutti Dante Alighieri che le dedicò alcuni versi nella Divina Commedia. È la Vernaccia di San Gimignano docg: avvolgente e piacevolmente sapida con il suo delicato bouquet floreale che, con l’affinamento, dà spazio a note minerali di pietra focaia, mantenendo il caratteristico retrogusto leggermente ammandorlato. Già notevole da giovane e ancora più sorprendente in invecchiamento, non a caso è uno dei pochi vini bianchi prodotti anche nella versione riserva.

Tra un calice e l’altro non può mancare una visita al centro storico, con il Duomo in stile romanico e i suoi affreschi che narrano storie dell'Antico e del Nuovo Testamento e una passeggiata per le vie del centro che brulica di botteghe artigiane fino a Piazza della Cisterna, contornata da palazzi medievali e un pozzo centrale. Per gli amanti del trekking e della storia, passeggiare lungo la Via Francigena è la scelta ideale: un’occasione per rallentare e ricongiungersi con i ritmi della natura, incontrando lungo il percorso abbazie, chiese e scorci unici sulla campagna toscana. Questo e tanti altri itinerari nei dintorni delle cantine MTV adatti a tutte le famiglie da percorrere a piedi, a cavallo o in bici, per scoprire i paesaggi più affascinanti della regione e godersi appieno la bella stagione.

Bolgheri: tra viali di cipressi e la costa livornese

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Il nostro percorso continua verso la costa seguendo i vigneti che dalle colline degradano verso l’orizzonte. Siamo in provincia di Livorno, la terra dei Supertuscan, i vini frutto della rivoluzione enologica che negli anni ’70 ha sfidato la tradizione ispirandosi allo stile enologico di Bordeaux. Qui i vigneti godono delle brezze marine che regalano estati calde ma ventilate e inverni miti, un microclima ideale, come del resto il terroir, una miscela di argilla e sabbia che dona ai vini grande complessità. Tra i filari, svetta il Castello di Bolgheri, un gioiello architettonico con le sue mura antiche e il famoso viale dei Cipressi di oltre 5 km, che conduce direttamente al cuore del borgo, da percorrere per assaporare la pace e l'autenticità di una vita lontana dal trambusto cittadino. E’ questo il cuore pulsante del Bolgheri doc, l’apice del taglio bordolese in Italia, che raggiunge la sua massima espressione nel Sassicaia, nato dalla vendemmia del ’68 di uve Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, è l’unico vino ad avere la propria sotto-denominazione all'interno dell’areale. Al naso i sentori di frutti rossi vengono arricchiti da note di pepe nero, chiodi di garofano, caffè, cioccolato e un leggero tocco affumicato dato dall’affinamento in barrique, mentre al palato regala una buona struttura tannica integrata a un’acidità vivace e una piacevole vena minerale.

Riconosciuti già al tempo per il loro profilo sensoriale inconfondibile, moderno e al tempo stesso rappresentativo del territorio, i vini di Bolgheri sono entrati nell’Olimpo dei fine wines italiani più apprezzati al mondo. Ma non è l’unica perla di questo tratto di costa così affascinante. Si prosegue poco più giù verso il Parco della Maremma, un’oasi di spiagge incontaminate, pinete, siti archeologici e i pittoreschi borghi come Castiglione della Pescaia e Capalbio. Un angolo di Toscana, altrettanto incantevole rispetto all’entroterra, da ammirare durante un aperitivo al tramonto, in terrazza o vista mare, per rilassarsi degustando un calice di vino e i prodotti tipici della zona, primo tra tutti l’Olio Extravergine, un’eccellenza che arricchisce le ricette tipiche del luogo da apprezzare durante i pranzi e le cene all’interno delle cantine, per scoprire tutti i segreti dell’abbinamento in compagnia dei produttori MTV.  

Per conoscere le cantine del Movimento Turismo del Vino Toscana vai su: https://movimentoturismovino.it/

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