Parco Minerario Floristella Grottacalda

Il parco non è distante da Enna e vi si arriva da Pergusa prendendo la SS 117bis e poi, all’altezza di Portella Grottacalda, svoltando a sinistra in direzione di Valguar­nera Caropepe. Il parco di Floristella, che prende il nome da due miniere di zolfo attive dalla fine del XVIII secolo al 1987, è a tutti gli effetti un museo a cielo aperto, uno dei più significativi esempi di archeologia industriale del Sud Italia. La visita del parco non è una passeggiata breve, ma è da fare perché restituisce uno spaccato interessante dei vari sistemi di estra­zione e di fusione dello zolfo in Sicilia in epoche diverse: su circa 400 ettari di superficie e terreno ac­cidentato e un po’ ombroso, si possono ancora vedere i fabbricati di servizio per i minatori, i forni (i calcaroni) per la fusione e la separazione dello zolfo dal materiale inerte, le “discenderie”, ovvero stretti cuni­coli usati per raggiungere i giacimenti in epoca preindu­striale, così come i castelletti e gli impianti dei pozzi verticali utilizzati, fino a pochi decenni fa, per la discesa in sotterraneo.