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Randazzo

Panoramica

Alle falde settentrionali del vulcano e al confine con i Nèbrodi, sull’ultima scarpata lavica di una colata preistorica, tra terrazzamenti di vigneti di quota (fino a 1000 metri), sappiate che Randazzo è il centro abitato più vicino al cratere principale dell’Etna. Bizantina di fondazione, sveva e medievale nell’anima con i resti di mura ancora visibili nelle vicinanze di Porta Aragonese, ha 3 importanti chiese. Esse sono il simbolo dei tre principali quartieri della cittadina abitati in passato da comunità che parlavano differenti dialetti: i latini a Santa Maria, i greci a San Nicola e i lombardi a San Martino. La chiesa più importante è quella di S. Maria Assunta, di pietra lavica e in stile gotico-catalano. Qui dentro è conservato un prezioso documento iconografico, la Salvezza di Randazzo, una tavola cinquecentesca che rappresenta un evento miracoloso con la veduta della città del tempo sullo sfondo. La chiesa di S. Nicola è la più grande della città: del ‘300 ma rifatta a fine ‘500 e con campanile settecentesco, custodisce all’interno opere attribuite ad Antonello Gagini, appartenente ad una famiglia di scultori e architetti italiani molto presenti in questa zona della Sicilia. L’altra chiesa è quella di S. Martino, la cui fondazione è di difficile datazione. Non potrete non notare il magnifico campanile che l’affianca. Si distingue per l'uso di materiali locali (la pietra lavica in particolare) al servizio di un linguaggio architettonico tipicamente normanno. C’è anche un museo archeologico, in cui sono esposti reperti ritrovati nel circondario, ma non perdetevi Museo dell’Opera dei Pupi con la collezione di 36 pupi di scuola catanese di fine Ottocento e inizi Novecento.

Randazzo

95036 Randazzo CT, Italia

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