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Canale Navigabile

Panoramica

Il canale navigabile è il cardine di Taranto, il suo elemento fondamentale: una linea blu che unisce e al tempo stesso divide le diverse anime delle città. Ne divide le terre, la città vecchia sulla sponda ovest, il borgo della città nuova sulla sponda est. Ne unisce le acque, il Mar Grande a un’estremità, il bacino interno del Mar Piccolo all’altra. Pare che già al tempo delle invasioni barbariche l’istmo, che collegava la piccola penisola di Taranto alla terraferma, fosse stato inciso da un fossato per difendersi dalle scorrerie dei Goti. Il canale vero e proprio fu però scavato attorno al 1481, sotto la dominazione aragonese. Il pericolo da scongiurare era sempre un’invasione, ma stavolta da parte dei Turchi, che avevano appena martirizzato Otranto. Occorreva impedire un facile accesso via terra alla città e moltiplicare la protezione garantita dal castello aragonese, ben saldo all’estremità sud-occidentale del centro. Così, dopo l’apertura del canale, la città vecchia si ritrovò cinta dall’acqua su ogni lato: da penisola, si era trasformata nell’Isola di Taranto. Nel corso dell’800 il canale venne ampliato da Ferdinando I di Borbone. Oggi il canale è lungo quasi 400 metri e largo fino a 73: nel suo punto più stretto lo scavalca il ponte S. Francesco di Paola

Canale Navigabile

Discesa Vasto, 74123 Taranto TA, Italia

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