Panoramica
Quando l’architetto Luigi Boffi venne incaricato di disegnare le stazioni della linea ferroviaria che avrebbe collegato Arona al tunnel del Sempione, passando lungo la sponda occidentale del lago Maggiore e la val d’Ossola, scelse uno stile e un’impronta comune per tutti i fabbricati. Non poté realizzare la più grande a Stresa (troppo importante lo snodo di Domodossola) ma scelse di concedere alla cittadina lacustre una particolare cura alle decorazioni, per armonizzare al meglio l’edificio tra le abitazioni signorili che già abbellivano il paesaggio urbano. Del resto, nel corso della sua carriera, l’architetto costruirà diverse residenze di villeggiatura sulle sponde del lago, tra cui anche Villa la Teresita, proprio a Stresa. Tra i materiali scelse soprattutto la pietra locale come il granito di Baveno, arricchendo l’edificio con timpani, mensole e ornamenti in legno, in uno stile che richiamasse anche l’architettura della Mitteleuropa. La stazione custodisce anche un piccolo reperto di vera e propria archeologia ferroviaria, collegato al fabbricato viaggiatori da una tettoia in vetro e ferro battuto: è quel che rimane della stazione di testa della ferrovia a cremagliera Stresa-Mottarone: un’opera che vide la luce nel 1911 per dare un ulteriore slancio al turismo da Grand Hotel su cui Stresa puntava molto. Il “Trenino del Mottarone” si arrampicava su una linea ripida e ardita, con viste spettacolari dalle rive del lago fin su in cima, su pendii che in inverno si trasformavano in piste da sci innevate. Purtroppo, gli Anni ’60 sancirono il momento della pensione per la cremagliera e oggi anche la pensilina liberty che proteggeva dalle intemperie i passeggeri rimane solo impressa su antiche cartoline in bianco e nero.
Via Stazione, 5, 28838 Stresa VB, Italia