La Salita alla Cupola della Basilica di San Gaudenzio
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Vivi un'esperienza emozionante alla scoperta della Cupola di San Gaudenzio, simbolo di Novara ed elemento inconfondibile del suo skyline, ben visibile com'è da ogni punto della città e dei dintorni.
Costruita nel corso di quarant'anni, la cupola rappresenta la massima espressione del genio di Alessandro Antonelli e uno dei più arditi edifici in muratura del mondo, al pari della Mole torinese. Attraverso camminamenti finora esclusi dai circuiti tradizionali di visita, potrai ripercorrere, con elmetto e imbrago, la storia di questo straordinario capolavoro dell'architettura dell'Ottocento e godere di punti di vista esclusivi all'interno dell'edificio.
Dai grandi colonnati che abbracciano l'edificio e dalla guglia posta a 100 metri di altezza, potrai ammirare uno splendido panorama sulla città e far correre lo sguardo dall'arco alpino fino ai grattacieli di Milano.
Prenota la tua salita direttamente dal sito www.kalata.it
Salite guidate 2025: 8 marzo - 2 novembre, sabato e domenicaBiglietti: Percorso alla guglia: € 18,00 (intero); € 15,00 (ridotto)Percorso alla cupola: € 12,00 (intero); € 10,00 (ridotto)
La Basilica di San Gaudenzio
La Basilica dedicata a San Gaudenzio venne edificata nel punto più elevato di Novara tra il 1577 e il 1690 su progetto di Pellegrino Tibaldi, dopo che venne distrutta l'antica Basilica fuori le mura per mano degli spagnoli. Quella di Novara è una Basilica civica, che appartiene a tutti i cittadini, caratteristica sottolineata dalla targa in marmo sopra il portale d'accesso "Civitatis Novariae" (della Città di Novara), anche perché, furono proprio i novaresi che pagarono di tasca loro la costruzione, versando nelle casse della Fabbrica Lapidea il cosiddetto arbitrio del sesino, un'imposta di 6 danari ogni volta che acquistavano della carne. La chiesa venne terminata definitivamente solo nel 1711, quando le spoglie di San Gaudenzio vennero traslate nello Scurolo, il sontuoso altare dove ancora oggi sono custodite.
La Basilica è un vero e proprio scrigno di arte barocca, in cui lavorarono i principali artisti del periodo e della zona; tra questi si ricordano Tanzio da Varallo, il Morazzone, i Fiamminghini e Gaudenzio Ferrari. Suo è il maestoso Polittico della Natività conservato nella seconda navata di sinistra.
Ogni anno, il 22 gennaio, si rinnova la celebrazione della Cerimonia del Fiore, che ricorda uno dei miracoli compiuti da Gaudenzio, il miracolo del fiore: in occasione di una visita improvvisa di Ambrogio, vescovo di Milano, Gaudenzio con le sue preghiere fece fiorire il suo giardino in pieno inverno. E ogni anno si rievoca questo evento con una processione e una cerimonia molto suggestiva.
È invece della seconda metà del XVIII secolo il campanile, opera di Benedetto Alfieri (zio del poeta Vittorio), la cui altezza di 92 metri ha per lunghi anni, fino alla costruzione della cupola, caratterizzato il panorama del capoluogo.
La Cupola Antonelliana
Grazie ad una pubblica sottoscrizione e ai proventi ancora derivanti dall’“imposta del sesino”, ristabilita dal re Carlo Felice di Savoia, nel 1840 la Fabbrica ebbe le somme necessarie per far fronte ai lavori di completamento della Basilica; venne quindi incaricato Alessandro Antonelli della costruzione della Cupola e del rifacimento della facciata basilicale, anche se quest’ultima in realtà non venne mai completata e si realizzò solo la porta in noce con rosoni, decorazioni e teste di angeli in ferro fuso.
Negli oltre 40 anni di cantiere della cupola l’Antonelli presentò diversi piani di costruzione fino ad arrivare ai 121 metri di altezza (esclusa la Statua del Salvatore). La cupola, che pesa, esclusi gli arconi, ben 5572 tonnellate si regge su quattro coppie di archi murari disposti a quadrato. La genialità di Antonelli sta non solo nell’aver ideato un progetto così ambizioso, ma nell’essere riuscito a realizzarlo con ben 2046 metri cubi di mattoni in un periodo storico che vedeva il trionfo del ferro, dando inoltre un saggio dell’abilità delle maestranze novaresi e della qualità del materiale utilizzato di provenienza esclusivamente locale. La Cupola di San Gaudenzio è un’opera unica nella storia dell’architettura mondiale e rappresenta una delle strutture murarie più ardite mai concepite; questo inno alla verticalità divenne orgoglio e vanto dei Novaresi che la elessero idealmente simbolo stesso della loro città.