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Arte e cultura
Piemonte

Dodicesima Tappa del Giro d’Italia 2023: Da Bra a Rivoli

Scopriamo le bellezze italiane grazie al Giro d’Italia. Si prosegue attraverso il Piemonte.

4 minuti

Dopo 24 anni di assenza, gli atleti tornano a Bra per la dodicesima tappa del Giro d’Italia 2023, affrontando un percorso di 179 chilometri tra pianure, colline e media montagna

Si parte da uno scenario da favola, quello delle Langhe e Roero, nominato patrimonio UNESCO nel 2014, tra colline verdeggianti, vigneti, castelli e rocche.

Le origini di Bra sono antichissime, dal neolitico all’Impero Romano, fino alla dinastia sabauda, le cui tracce sono conservate nel Museo civico di Archeologia e Storia dell’arte-Palazzo Traversa. Qui è possibile seguire dei percorsi tematici, che vanno dalla sezione archeologica, dove viene illustrata la storia ed i reperti della vicina città romana di Pollentia, alla pittura dal ‘600 al ‘900, fino ad una sala dedicata ai personaggi illustri di Bra. La città è anche uno dei luoghi dove maggiormente si concentra il Barocco Piemontese.

Passeggiando per le vie del centro, ci si imbatte in moltissime testimonianze artistiche, palazzi decorati e chiese maestose, come: la bellissima Chiesa della Trinità, finemente decorata con stucchi bianchi e affreschi, e la Chiesa di Sant’Andrea, costruita su disegno del Bernini, uno spettacolo di ori, affreschi e statue.

Ben visibile da ogni punto della città, è la Zizzola, un edificio a pianta ottagonale che sorge sul colle più alto, Monte Guglielmo, un palazzo risalente al 1840, nato come residenza privata, casa di campagna e “villa delle delizie”, divenuta simbolo dei braidesi, ora museo visitabile.

I paesaggi che circondano Bra lasciano senza fiato, tutto intorno si trovano boschi da esplorare e sentieri da percorrere, come il Grande sentiero del Roero, un percorso di 40 chilometri per il trekking e per la mountain bike, che attraversa tutto il dorsale delle Rocche del Roero; le rocche sono delle profondissime gole ricavate da un fenomeno naturale di erosione della roccia, che tutt’oggi si può osservare, un paesaggio unico.

Nel 1986, a Bra, nasce l’associazione internazionale Slowfood, un movimento atto a promuovere la cultura del “buon mangiare”, che si occupa della tutela dei territori e della biodiversità, oltre che dell’educazione alimentare. Questo deriva dalla immensa tradizione enogastronomica che caratterizza il territorio, terra di eccellenze e prodotti genuini, famosi ed esportati in tutto il mondo. Proprio nella città derivante dall’antica Pollentia, infatti, si trova l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, un istituto nato e promosso dall’associazione Slowfood nel 2004, che forma gastronomi esperti da tutto il mondo.

Per elencare solo alcuni dei prodotti di eccellenza che si possono trovare qui, come non nominare la famosa salsiccia di Bra, un insaccato di vitello da mangiare rigorosamente crudo, oppure il Bra DOP, un formaggio di montagna, o d’alpeggio, sia nella variante dura, sia nella morbida, a seconda della stagionatura.

La corsa continua il suo tragitto verso la tappa finale e, attraversando il Piemonte, passa nei pressi di Alba, la “città delle 100 torri” e del tartufo, che giace tra le verdi colline delle Langhe, nel territorio che insieme a Roero e Monferrato è patrimonio UNESCO dal 2014, merito dei panorami mozzafiato sulle colline coltivate a vigneti.

Qui si producono vini di qualità superiore, come: il barolo, il barbaresco, il barbera, il nebbiolo e il dolcetto, per citarne solo alcuni tra le infinite varietà di uve che si coltivano in queste terre. Degno di nota anche il tartufo bianco d’Alba, un’eccellenza riconosciuta ed esportata in tutto il mondo. 

Eccoci arrivati a Rivoli, bellissima cittadina collegata alla vicina Torino, che presenta ancora oggi moltissimi edifici ed opere di epoche passate.

A fare veglia dall’alto sulla cittadina, è il Castello Sabaudo, una costruzione edificata su un preesistente fortino medievale, inserito nella lista delle Residenze Sabaude dell’UNESCO, ora Museo di arte contemporanea, che ospita mostre periodiche di artisti internazionali del passato e dei giorni nostri, come: Michelangelo Pistoletto, Sol Lewitt, Maurizio Cattelan e Richard Long.

A poca distanza dal castello, scendendo lungo la bella via Piol, si trova la Casa del Conte Verde, un palazzetto del ‘400 con un bellissimo colonnato, importante esempio di architettura piemontese, dove oggi hanno luogo diverse mostre ed eventi culturali.

Nei dintorni di Rivoli troviamo Rivalta di Torino, un affascinante borgo storico, dove si trova il Castello Orsini, antichissima costruzione risalente all’anno 1000, una fortezza di pietra circondata da un fossato ed un bellissimo parco custodito da mura robuste.

Nella natura incontaminata che si trova tutto attorno a Bra, è possibile fare escursioni per diversi sentieri, sia passeggiando che facendo trekking, in gruppi organizzati o in autonomia.

Qui si rispetta la lunga tradizione contadina del territorio, ed i piatti tipici da assaggiare sono composti principalmente da prodotti a km 0.

Da provare sicuramente: la polenta con il Castelmagno, un formaggio DOP a pasta semidura, prodotto di eccellenza, la bagnacauda, un intingolo di aglio, olio e acciughe, dove inzuppare le verdure fresche, solito da aperitivo, i tajarin, una pasta fresca da provare con diversi condimenti, e moltissimi dolci appetitosi.

Il podio della tappa

 

 

 

Il brasato al barolo dello chef Enrico Croatti per assaporare il Piemonte

Il brasato è una ricetta della tradizione gastronomica dell’Emilia-Romagna, da gustare anche in chiave contemporanea grazie a ingredienti senza tempo.

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