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Enogastronomia
Itinerario gastronomico ai Castelli Romani

Castelli Romani: di porchetta e altre delizie

Tipologia
Percorso in auto
Durata
4 giorni
Numero Tappe
7
Difficoltà
Facile

Come riportato dallo storico Giuseppe Tomassetti, il nome Castelli Romani risalirebbe al XIV secolo, epoca in cui le sponde del lago Albano vennero popolate dalle famiglie patrizie romane che tentavano di sfuggire alla crisi economica e politica provocata dalla cattività avignonese. Da bucolico rifugio del tardo Medioevo, oggi questa regione lacustre è meta di gite fuori porta tra natura, storia e buona cucina. Qui, dove il suolo densamente vulcanico subisce importanti influenze dal mare, sorge la zona vinicola più importante del Lazio, incuneata tra borghi medievali e vigne. Primeggiano uve di qualità, in gran parte a bacca bianca (Malvasia del Lazio e Trebbiano Giallo) ma anche rossa (Montepulciano e Bombino Nero). Ne nascono vini pregiati specialmente bianchi, come il Frascati Cannellino e il Frascati Superiore, riferimenti nazionali tra le Docg. Non mancano alcuni prodotti locali “de li Castelli”: il pane casereccio di Lariano Dop (prodotto con farina di grano tenero semi integrale, acqua, lievito di birra e lievito acido), la porchetta di Ariccia Igp e, per finire in dolcezza, le ciambelle al mosto e quelle degli sposi, tipiche di Rocca di Papa.

Albano Laziale

Albano Laziale

Seguendo un percorso in senso orario che circumnaviga il territorio dei laghi Albano e di Nemi, l’itinerario prende il via da Albano Laziale, centro principale dell’area. Una città dall’aspetto barocco e neoclassico, con contaminazioni moderne che sono andate a tamponare i gravi danni provocati dai bombardamenti del ’44. Merita una visita il Cisternone, una maestosa cisterna scavata nella roccia, con cinque navate coperte da una volta. Altro non era che un colossale deposito d’acqua costruito per approvvigionare i legionari romani. Ma le testimonianze imperiali le offrono anche le terme di Cellomaio volute da Caracalla o il Sepolcro degli Orazi e Curiazi. Il Museo Civico espone asce, pugnali, macine e altri oggetti recuperati all’interno di un villaggio sommerso e recentemente riscoperto. Benché vicina alle fraschette di Ariccia e lontana dal mare, la città propone con La Galleria di Sopra una cucina più ampia dei propri confini geografici, ma che utilizza alcuni dei prodotti del territorio. Spicca l’originalità dei piatti, a partire dal pensiero che vi è dietro.

Ariccia e la succulenta porchetta

Ariccia e la succulenta porchetta

Nella vicina Ariccia la vincitrice di Emergente Chef 2022, Sara Scarsella, ha aperto Sintesi dove serve il mare, il lago e il bosco tutti racchiusi in un’unica idea di cucina – che rifiuta il superfluo e va oltre le forti imposizioni territoriali. Con il compagno Matteo Compagnucci, la giovane chef sta portando nuova linfa alla filosofia gastronomica della zona, con idee di ispirazione nordeuropea abbinate a sapori locali. Ariccia tuttavia resta una destinazione profondamente legata alla tradizione, come dimostra l’Osteria n°1 dove si preparano ottime pappardelle al cinghiale. La Norcineria Indiati espone una grande varietà di prodotti tipici, prima fra tutti la porchetta di Ariccia, a base di carne di maiale cotta (Igp dal 2011) e celebrata in una popolare sagra la prima domenica di settembre.

Castel Gandolfo

Castel Gandolfo

Poco distante da Ariccia sorge la residenza estiva dei Papi, Castel Gandolfo. Tra le architetture religiose meritano una visita la Collegiata Pontificia di S. Tommaso da Villanova e la chiesa della Madonna del Lago, commissionata da Paolo VI. Suggestivi gli affacci sul lago Albano, sia dalle sale del ristorante Gardenia sia dall’hotel Castel Vecchio, albergo in stile liberty immerso nel verde con uno straordinario roof garden e piscina esterna. Il b&b Nido del Falco offre un alloggio panoramico e confortevole in un’esclusiva residenza all’interno del Parco regionale dei Castelli Romani.

Le querce di Grottaferrata

Le querce di Grottaferrata

Allontanandosi leggermente dalle sponde del lago si incontra Grottaferrata, piccola ed elegante località di villeggiatura, molto frequentata grazie al facile collegamento con Roma. La storia della città ha inizio nel 1004 quando San Nilo, proveniente da Rossano Calabro, addormentatosi sotto una quercia udì la voce di Dio che gli raccomandò di fondare una badia, quell’Abbazia di S. Nilo che oggi cattura l’attenzione dei visitatori. L’hotel Verdeborgo offre soggiorni in una deliziosa villa immersa nel verde. Per chi preferisce il fascino del centro storico, la scelta giusta è la Locanda dello Spuntino; qui si provano anche ottime ricette dell’entroterra laziale nelle sale della Taverna dello Spuntino, con un’antichissima cantina sotterranea. Altrettanto tradizionale la Taverna Mari, resa unica dalla dedizione della famiglia Mari, che propone un memorabile menu tipico con tagliolini al ragù bianco di cinghiale e pecorino, saltimbocca e carciofi. Ben più distante dalla cucina popolare spicca la gastronomia gourmet e innovativa de L’Oste della Bon’Ora, in un’atmosfera elegante, ideale per trascorrere piacevoli momenti o per festeggiare occasioni speciali. Tappa consigliata per gli acquisti da Agricoltura Capodarco, una cooperativa che unisce solidarietà e tradizione, inclusione sociale e prodotti homemade come confetture e sottoli. Per un salto in Campania nel verde dei Castelli Romani occorre dirigersi al Mini Caseificio Costanzo, per toccare con mano la missione della famiglia proprietaria: diffondere i prodotti caseari campani nella zona di Squarciarelli.

Frascati: non di solo vino

Frascati: non di solo vino

Avvicinandosi a Roma si giunge a Frascati, conosciuta per le dimore dell’antica aristocrazia romana lungo la via Tuscolana – come Villa Aldobrandini – ma anche per alcuni eventi cittadini da non perdere: il carnevale di Frascati ad esempio è tra le occasioni più attese dell’intera regione. Cacciani vanta un secolo di storia e piatti stagionali e dinamici. Una cucina tipica e autentica è servita anche da Il Torchio, poco lontano. Tra i vicoli del centro storico, il gelato artigianale di Greed Avidi di Gelato è composto per l’80% da prodotti di agricoltura biologica; un’altra istituzione di Frascati è il Forno Ceralli, da quattro generazioni l’unico forno a legna del paese. L’hotel Flora è un buon indirizzo per dormire, in una bella dimora ottocentesca portata a nuovo.

Rocca di Papa

Rocca di Papa

Rientrando verso le acque della sponda settentrionale del lago Albano sorge Rocca di Papa, così chiamata perché durante il pontificato di Eugenio III la città fu assegnata alla chiesa. Tra le strutture militari merita una visita la Fortezza Pontificia – emblema del potere vaticano – posta in posizione elevata rispetto al centro abitato. Il borgo medievale con le sue case aggrappate alle rocce è situato alle pendici del Monte Cavo e gode di vedute paesaggistiche fra le più belle dell’area. Per un’eccellente esposizione di tipicità gastronomiche La Familiare vende salumi, formaggi e i migliori prodotti da banco. Procedendo verso sud si consiglia una gita a Lariano per le sue bellezze naturalistiche e certamente per assaggiare la pizza e i fritti di Paneria Casa Madre: grani antichi e farine ricercate per un impasto ad alta idratazione. Scendendo verso il mare appare Velletri, città maestosa di origine precristiana. La sua storia travagliata è raccontata dalle mura fortificate, rase al suolo dai romani e ricostruite in età medievale. Per tuffarsi nelle specialità locali ci si reca da Enogastronomia Marinelli, dove acquistare carne di maiale, salumi artigianali, vini e pasta.

Nemi e le sue fragole

Nemi e le sue fragole

L’itinerario termina a Nemi, borgo su cui sventola la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Posto su un piccolo e suggestivo lago vulcanico a pochi minuti da Albano Laziale, punto di partenza del percorso, Nemi è noto ai più per le sue fragoline di bosco, dolci e acidule al tempo stesso. Questi piccoli frutti, secondo leggenda, nacquero dalle lacrime versate da Venere per la morte di Adone. Dal 1922 vengono celebrate ogni anno, la prima domenica di giugno, con una sagra. Il Bar delle Fragole le ha rese protagoniste di aperitivi, cocktail, yogurt e crostatine: i tavolini avvolgono l’affaccio circolare sul lago e la vista è assicurata.

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