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Canal Grande

Panoramica

La nascita del Canal Grande fa parte dell’ambizioso piano di sviluppo ideato nel ’700 dai sovrani asburgici per Trieste, dichiarata porto franco nel 1719 e rimasta per i 200 anni successivi principale scalo portuale tra l’area danubiana e il Mediterraneo. Un emporio di questa rilevanza doveva avere una struttura adeguata alla rapida crescita commerciale e demografica: il risultato fu il Borgo Teresiano, con l’area del Canal Grande come fulcro. Ricavata da una zona occupata da saline, venne concepita con un largo canale navigabile e file di case-deposito allineate sulle sponde. Fa eccezione l’ampia piazza del Ponterosso, che prende nome dal vicino ponte e interrompe la schiera dei fabbricati sul lato meridionale. La via d’acqua, parzialmente interrata nel 1934, in origine arrivava a ridosso della Chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo, inoltrandosi nel cuore dell’abitato per rendere più agevole il trasferimento delle merci dalla terraferma ai bastimenti e viceversa. È l’unica modifica rilevante a un profilo urbanistico conservatosi immutato rispetto al modello iniziale, se si esclude la progressiva sostituzione dei fondaci con le dimore di lusso edificate nell’800 dai rappresentanti della classe mercantile, tra cui si segnalano palazzo Carciotti, palazzo Gopcevich e palazzo Scaramangà.

Canal Grande

Piazza Sant'Antonio Nuovo, 34122 Trieste TS, Italia

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