Panoramica
Oggi l’isola di Grado è una rinomata meta turistica e termale ma per molti secoli la località si è identificata pressoché completamente con la sua antichissima cattedrale, la basilica di S. Eufemia, che si eleva nel cuore della città vecchia. Già nel IV secolo sorgeva qui la cosiddetta “basilichetta di Petrus”, poi il vescovo Niceta, in fuga da Attila, agli inizi del v secolo avviò la costruzione di questa chiesa più grande, che venne consacrata nel 580. Pesantemente rimaneggiata nel corso dei secoli, nel ‘900 è stata riportata alla tipica disadorna semplicità paleocristiana e al caldo colore del mattone chiaro e dell’arenaria. Addossato alla facciata si innalza il massiccio campanile dalle tipiche forme altomedievali, sormontato da un “san Michele Arcangelo” in rame, omaggio dei veneziani nel 1462. All’interno della chiesa, due filari di 10 colonne ciascuno si allungano maestosi verso l’abside: tutte le colonne sono costruite con materiale di recupero e non c’è un capitello uguale a un altro. Ma il tesoro della basilica sono i mosaici pavimentali, estesi su una superficie di circa 700 m2, tuttora calpestabili e caratterizzati dal celebre motivo, molto diffuso nell’alto Adriatico, dell’onda subacquea.
