Sasso Marconi occupa una lunga e stretta spianata cinta da alture d’arenaria a sud-ovest di Bologna e delle colline di San Luca. L’attuale toponimo comunale risale al 1938: richiama il Sasso di Glosina, scenografica rupe che si eleva a sud dell’abitato a precipizio sulla confluenza tra i fiumi Reno e Setta, e omaggia un abitante illustre, il pioniere delle telecomunicazioni Guglielmo Marconi: il futuro premio Nobel per la fisica trascorse la giovinezza presso villa Griffone, nella frazione di Pontecchio, dove appena ventenne mise a punto il proprio sistema di telegrafia senza fili. La villa, monumento nazionale, è ora sede di un museo dedicato a celebrarne il lascito e a illustrare la storia delle radiocomunicazioni. L’ingresso monumentale ospita dal 1941 il mausoleo che custodisce le spoglie dello scienziato, una rivisitazione degli ipogei etrusco-romani progettata dell’architetto Marcello Piacentini.
Collocato lungo la via d’accesso all’Appennino tosco-emiliano, il borgo con i suoi dintorni rappresenta un ottimo punto di partenza per esplorare il patrimonio naturalistico e culturale offerto dalla porzione montana del territorio felsineo: i rilievi circostanti sono attraversati da passeggiate e storici percorsi escursionistici, a partire dalla celebre via degli Dei e dalla via della Lana e della Seta. Il retaggio storico vanta testimonianze di pregio, come il tardogotico palazzo de’ Rossi presso la riva sinistra del Reno, tra le più sontuose dimore d’epoca del contado bolognese. Commissionato alla fine del XV secolo dal mercante Bartolomeo de’ Rossi, venne concepito come luogo di delizie e al contempo epicentro di una tenuta agricola, diventando il nucleo di un borghetto rurale a pochi passi dal Reno. A oggi, i saloni e la corte interna impreziosita dal doppio loggiato fungono da ricercata location per eventi. A circa 1 km di distanza si visita invece Colle Ameno, complesso urbanistico concepito agli inizi del XVIII secolo come esperimento di città ideale dall’illuminista Filippo Carlo Ghisilieri e oggi sede di attività culturali; ogni settembre ospita la Fira di Sdaz, appuntamento tradizionale di mercato, gastronomia e artigianato.