Il Museo di Medma, ubicato nel parco archeologico dell’antica città, raccoglie una gran parte degli oggetti rinvenuti in anni di ricerche effettuate nelle immediate vicinanze del cimitero di Rosarno.
Gli scavi, condotti a partire dai tempi di Orsi fino ai giorni nostri, hanno restituito una ricca collezione di opere in terracotta medmea, vasi, armi in ferro,ma anche tombe alla cappuccina, a cassa di embrici, a vasca. Tra questi resti spicca un’anfora dipinta con scene riguardanti la lotta per la conquista delle armi di Achille, ed un modello di fontana rituale in terracotta.
L’area, espropriata intorno agli anni ottanta, corrisponde alle aree sacre di Calderazzo e S. Anna, e nonostante l’ostilità da parte di alcuni cittadini che hanno tentato invano attività speculative, la Soprintendenza per i Beni archeologici della Calabria è riuscita a preservarne la ricchezza archeologica.
Nel Museo si può apprezzare la ricostruzione della tragedia di Sofocle che narra la vicenda di Tyrò, giovane figlia del re Salmoneo, i cui figli, Pelia e Neleo, vendicarono la madre uccidendo la matrigna Sidero, mentre Salmoneo fugge.