Panoramica
Non ci volle molto tempo perché la regola fondata dall’abate Gioacchino da Fiore nel 1189 si diffondesse in tutta la Calabria. E presto il luogo di culto divenne il fulcro dello sviluppo di un territorio in precedenza privo di un vero e proprio centro abitato.
La chiesa, duecentesca, ha subito nel tempo alcuni rimaneggiamenti ed è stata restaurata due volte nel corso del Novecento, recuperando alcuni ambienti di aspetto originario. Nella facciata si apre un grandioso portale del 1220, su cui si possono notare le tracce di un incendio del 1799, con capitelli decorati a palmette e archivolti ornati di foglie di quercia. È a unica navata lunga, con transetto molto sporgente. Ricerche condotte nel 1950 permisero la lettura della complicata iconografia della parte presbiteriale della chiesa, che si riallaccia a quella di Fonte Laurato.
