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Spiritualità
Umbria

Umbria: la Via di Francesco

Tra spiritualità, storia, arte e buona cucina, immersi in panorami naturali suggestivi, per vivere l’esperienza francescana in Umbria

7 minuti

La Via di Francesco è un cammino sulle orme del Santo di Assisi lungo itinerari di circa 450 chilometri che si snodano tra Toscana, Umbria e Lazio. Partendo da Firenze, La Verna o Rimini (Via del Nord) oppure da Roma (Via del Sud), la Via di Francesco collega tra loro i luoghi che testimoniano la vita e la predicazione del Poverello fino a giungere ad Assisi, sua città natale.

Seguendo le tappe della Via di Francesco, si cammina nella quiete di parchi naturali incontaminati, si riposano gambe e mente presso eremi remoti raggiungibili solo a piedi, ci si unisce alla vivace vita di piazza dei piccoli paesi, ci si siede sulle panchine dei borghi ad ascoltare storie e leggende tramandate a voce e ci si ferma a respirare la cultura e la bellezza delle città d'arte. In cammino il corpo, in cammino la mente, in cammino lo spirito: la Via di Francesco è un viaggio attraverso solitudine e compagnie improvvisate, silenzio e voci delle persone che si incontrano, fatica e meritato riposo, compiendo ogni passo nel segno di quella semplicità francescana che riporta vicini alla vita, alla natura e a se stessi.

Alla scoperta dell’Umbria sulle orme di Francesco

Alla scoperta dell’Umbria sulle orme di Francesco

L’Umbria è il cuore verde d’Italia, ma ne è anche il cuore mistico. Ne è simbolo Assisi, città natale di San Francesco, meta di fedeli da tutto il mondo e destinazione della Via di Francesco. 

Il tratto umbro della Via di Francesco è particolarmente ricco di suggestioni spirituali e paesaggistiche e si articola lungo le due direttrici del Nord e del Sud per un totale di 18 tappe. La prima tappa umbra della Via del Nord è Citerna, suggestivo borgo in provincia di Perugia al confine con la Toscana, mentre percorrendo la Via partendo da Roma la prima località umbra che s’incontra, appena passato il confine del Lazio, è il Lago di Piediluco, splendido smeraldo incastonato tra dolci colline. 

La Via del Nord: un viaggio tra natura e storia

La Via del Nord: un viaggio tra natura e storia

La Via del Nord parte da Citerna, un piccolo borgo fortificato che conserva al suo interno un patrimonio di opere d’arte ricchissimo. Affascinante la misteriosa storia del ritrovamento della Madonna di Donatello, ascoltate il racconto delle persone del luogo. 

Da Citerna, il percorso prosegue attraverso i paesaggi dolci e pianeggianti dell’Alta Valle del Tevere. Lungo questo tratto del cammino si trova l’Eremo del Buon Riposo, dove Francesco si fermava quando si recava a La Verna. Continuando, si giunge a Città di Castello, con il suo Duomo dall’inconfondibile campanile cilindrico, la pinacoteca comunale e il Museo Diocesano che conserva il tesoro di Canoscio. Proseguendo alla volta di Pietralunga, il cammino regala panorami incantevoli sulla Valtiberina. In lontananza si scorge una torre medievale: è Pieve de’ Saddi, un “luogo del cuore” della Via. 

La Via di Francesco porta poi a Gubbio, splendida città medievale adagiata sul fianco del Monte Ingino e legata a doppio nodo alla figura del Santo. È qui che il Poverello fu accolto e vestito di una tunica dopo che si era spogliato dei suoi averi nella piazza di Assisi ed è qui che secondo la tradizione ammansì il lupo. Gubbio è anche detta la “città dei matti”: non potete andar via senza aver compiuto per tre volte il giro della fontana in Piazza del Bergello e vedervi così conferita la patente di “Matto onorario”.

Da Gubbio, la Via del Nord continua verso Valfabbrica attraverso le colline e la valle del fiume Chiascio, un lungo tratto completamente immerso in una natura incontaminata che evoca i versi del Cantico delle Creature.

Da Valfabbrica si può deviare dal tracciato principale della Via di Francesco e prendere una variante per visitare Perugia, dove il giovane Francesco fu imprigionato per un anno e manifestò i primi segni del suo mutamento esistenziale. Il capoluogo umbro è lo splendido risultato di stratificazioni storiche fuse tra loro senza che l’una cancellasse l’altra, dalle origini etrusche sino alla modernità, passando per l’epoca medievale che più di tutte ha lasciato la sua cifra sulla città.

Da Perugia – se si è scelta la variante – oppure da Valfabbrica, ci si incammina infine alla volta di Assisi, destinazione fisica e spirituale della Via, luogo di pellegrinaggio mondiale, crocevia di fede e storia. Intrisa di un’atmosfera mistica e di pace, la città di Francesco è una meta dove vale la pena prendersi del tempo per visitare le sette chiese nel borgo e nei dintorni, la strada Mattonata e la basilica e la Tomba di San Francesco, ma anche per fermarsi in raccoglimento e comprendere il senso del viaggio appena compiuto.

La Via del Sud: un itinerario tra borghi e paesaggi incantevoli

La Via del Sud: un itinerario tra borghi e paesaggi incantevoli

Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua. la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. 

Il tratto umbro della Via del Sud inizia nel segno del terzo elemento della natura: le acque fresche e placide del Lago di Piediluco e quelle impetuose e potenti delle Cascate delle Marmore. Il cammino porta poi alla volta dei borghi della Valnerina, piccole gemme medievali ricche di storia, tradizioni e buona cucina. Il primo che s’incontra è Arrone, castello feudale fondato nell’XI secolo, poi si giunge a Ferentillo con i suoi due castelli, Precetto e Matterella, e poi a Ceselli, arroccato in cima a una collina.

Proseguendo, si lascia la natura selvaggia e umbratile della valle del Nera e si passa all’ampia e soleggiata valle spoletana fino ad arrivare al bosco sacro di Monteluco, dove sorge l’eremo francescano. Spoleto è tappa fondamentale della Via e della vita di Francesco perché è qui che il Santo ebbe il sogno rivelatore che lo cambiò per sempre.

A Trevi, famosa per il suo eccellente olio d’oliva e per la bellezza del borgo cantata da Leopardi, si giunge attraverso oliveti protetti da muretti a secco. Lungo il cammino si ammira il castello di Campello Alto, all’esterno del quale sorge il Convento dei Santi Giovanni Battista e Pietro.

La Via del Sud continua alla volta di Foligno, città ricchissima di palazzi nobiliari e luogo dove Francesco vendette le stoffe del padre per ricavare il denaro necessario al restauro della chiesetta di San Damiano. Proseguendo, si attraversa lo splendido e signorile borgo di Spello, ultima città prima di giungere ad Assisi. Arrivando da Sud si entra da Porta Nuova e la prima visione che si ha della città natale del Santo è l’imponente e meravigliosa Basilica di Santa Chiara.

Anche la Via del Sud offre l’opportunità di scegliere percorsi alternativi, con la variante che da Rieti, nel Lazio, porta a Terni, città di San Valentino e degli innamorati, passando per Stroncone, antico castello di pendio rimasto intatto, ricco di fascino. Da qui la variante porta ad Arrone, dove si ricongiunge al tracciato principale della Via del Sud.

Ospitalità francescana: l'accoglienza dei pellegrini lungo la Via di Francesco in Umbria

Ospitalità francescana: l'accoglienza dei pellegrini lungo la Via di Francesco in Umbria

La Via di Francesco in Umbria è più di un semplice cammino: è un viaggio nel tempo e nei luoghi che hanno ispirato il santo e che continuano a trasmettere una profonda sensazione di pace e raccoglimento in chi li attraversa. Ogni tappa è anche un'occasione per immergersi nella cultura locale, gustare pietanze e prodotti tipici, incontrare persone del luogo e altri pellegrini sia lungo il cammino che nelle strutture ricettive dedicate ad accogliere i viandanti. L’accoglienza è un elemento fondamentale dell'esperienza del pellegrino. Lungo la via di Francesco in Umbria offrono ospitalità, ristoro e servizi dedicati a chi è in cammino molte strutture ricettive, tra cui conventi, monasteri, ostelli e agriturismi. L’ospitalità francescana è offerta nel segno della semplicità, della frugalità e dell’accoglienza calorosa e familiare. Questi non sono solo punti di sosta, ma luoghi di incontro e condivisione con altri pellegrini e con la comunità locale.

La cucina umbra: un viaggio nei sapori

La cucina umbra: un viaggio nei sapori

Alla fine di una giornata di cammino non c’è niente di meglio che sedersi a tavola per rifocillarsi con pietanze genuine e prodotti locali. L'Umbria ha una tradizione culinaria specialmente legata all’antica cultura contadina e all’arte della norcineria. Tra i prodotti più celebri, il tartufo nero di Norcia, la porchetta, i salumi e i formaggi. Meritano un assaggio i presidi Slow Food dei territori umbri attraversati dalla Via di Francesco, come la fagiolina del Trasimeno, il sedano nero di Trevi, il Mazzafegato e il Vinosanto da uve affumicate dell’Alta Valle del Tevere la ricotta salata e il grano saraceno della Valnerina. Tra le preparazioni umbre più tipiche e tradizionali ci sono la torta al testo o crescia, le paste fresche come gli strangozzi o le ciriole, i piatti a base di cinghiale, il friccò e la coratella all’eugubina, l’arvortolo e il torello alla perugina, la faraona alla leccarda, il tegamaccio del Trasimeno. Tra i dolci, la rocciata di Assisi, la ciaramicola di Perugia, la crescionda di Spoleto, il panpepato di Terni. Ogni tappa umbra della Via di Francesco è un'occasione per scoprire i sapori e le eccellenze del territorio, accompagnate da un buon bicchiere di vino Sagrantino, Orvieto Classico o Grechetto.

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