Salta il menu
Borghi
Umbria

Città della Pieve, piccolo capolavoro medievale

Su un alto colle che domina il lago Trasimeno e la Val di Chiana, Città della Pieve è una cittadina dalla struttura squisitamente medievale, tutta realizzata in mattone locale, che qui si produce in ottima qualità fin dal Medioevo.

3 minuti

Libero Comune dal 1228, fu alleata di Siena nelle lotte contro il papato e in conflitto costante con Perugia. Oggi è un piacere perdersi tra i suoi vicoli che sboccano su grandiose visuali dei monti del Centro Italia, dall’Amiata al Cetona, dai Sibillini al Subasio.

Città di confine dall’anima ribelle

Città di confine dall’anima ribelle

Località di confine tra lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana, Città della Pieve ha saputo sfruttare a suo vantaggio questa posizione strategica. C’è chi vede nella sua pianta urbana, già definita nella seconda metà del Duecento, la forma di aquila in volo verso Roma, in omaggio all’imperatore Federico II di Svevia, sotto la cui protezione la città sfidò le nemiche guelfe Orvieto e Perugia.

La conformazione del suo centro storico riflette anche una lotta di classe: le strade larghe e curve erano appannaggio della classe dei cavalieri, che potevano permettersi di lottare a cavallo, mentre i vicoli sono da ricondurre a quella dei pedoni, che si difendevano a piedi con archi e balestre. Nelle strade curve i cavalieri potevano sfuggire ai tiri dei pedoni, mentre questi ultimi si rifugiavano tra i vicoli stretti dove i cavalli non riuscivano a entrare.

A Città della Pieve si trova uno dei vicoli più stretti d’Italia, denominato Baciadonne. Più che una via, con i suoi 80 centimetri di larghezza, è poco più di un pertugio tra due palazzi.

Tra i vicoli si aprono grandi piazze sulle quali si affacciano alcuni maestosi palazzi, il maggiore dei quali è il Palazzo della Corgna, di fronte alla Cattedrale, fatto costruire da Ascanio della Corgna quando fu nominato dallo zio Papa Giulio III Governatore Perpetuo della città. Simbolo del potere papale sulla città, oggi è uno dei monumenti di maggior interesse da visitare a Città della Pieve, insieme alla Rocca fatta innalzare dai perugini nel 1326 per meglio controllare questo centro dall’anima ribelle.

Qui nacque il Perugino, grande artista rinascimentale

Qui nacque il Perugino, grande artista rinascimentale

A Città della Pieve nacque il pittore Pietro Vannucci, detto il Perugino, uno dei grandi interpreti del Rinascimento. Formatosi nella scuola fiorentina del Verrocchio, dove conobbe Leonardo e Botticelli, il Perugino lavorò a lungo a Roma dove fu tra i grandi artisti ingaggiati da Papa Sisto IV per la decorazione della Cappella Sistina.

Nella sua città natale si possono ammirare 5 delle sue opere: il Battesimo di Gesù e la Madonna in Gloria tra i Santi Gervasio e Protasio; la Deposizione della Croce nel complesso di Santa Maria dei Servi; Sant'Antonio Abate tra i santi Marcello e Paolo Eremita nella chiesa di San Pietro e l’Adorazione dei Magi nell'Oratorio di Santa Maria dei Bianchi.

La “capitale” della bonifica della Valdichiana

La “capitale” della bonifica della Valdichiana

Nella seconda metà del Settecento, Città della Pieve divenne il centro nevralgico dei lavori per la bonifica definitiva della Valdichiana, in virtù di un accordo, il cosiddetto Concordato idraulico, tra Papa Pio VI e Pietro Leopoldo I di Toscana.

Fu l’avvio di una della maggiori opere pubbliche del tempo e per la città iniziò un periodo di grande fermento e vitalità grazie non solo all’arrivo di maestranze e capitali, ma soprattutto all’apporto di idee e stili da Roma e Firenze.

Città della Pieve si arricchì di nuovi palazzi (Baglioni) e di un teatro (l’Accademia degli Avvaloranti), che bene si inseriscono nel tessuto urbano medievale.

Le manifestazioni tradizionali di Città della Pieve

Le manifestazioni tradizionali di Città della Pieve

Sono numerose le manifestazioni tradizionali che affondano le radici nella storia religiosa e civile della città: dal 1966 il terziere di Castello allestisce un Presepe Monumentale nei sotterranei del Palazzo della Corgna, con tante scene e ambientazioni realizzate dai volontari locali affiancati da maestranze di artigiani che lavorano cartapesta, terracotta, resine e tessuti. La stessa tradizione si rinnova a Pasqua con i Quadri Viventi della Settimana Santa.

L’evento di maggiore attrazione a Città della Pieve è l’Infiorata, la domenica di giugno più vicina al giorno di San Luigi Gonzaga (il 21), patrono del Terziere Casalino. Ogni anno il tema è diverso e di conseguenza cambiano forme e colori degli spettacolari tappeti di circa mille metri quadrati di foglie e fiori realizzati nelle vie della città.

In agosto si svolge il Palio dei Terzieri, rievocazione dell’ancestrale caccia al toro, in cui i tre Terzieri Pievesi (Castello, Borgo Dentro e Casalino) si sfidano nel tiro con l’arco a centrare le sagome mobili dei tori chianini.

Ops! C'è stato un problema con la condivisione. Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.