Panoramica
Un altro capolavoro della Sicilia arabo-normanna: la cattedrale di Cefalù. Un edificio fuori scala rispetto al tono minore di un paese di pescatori, che con la sua aria austera affascina e disorienta al tempo stesso. Le due torri imponenti creano l’illusione ottica di convergere l'una verso l'altra. Secondo la tradizione fu voluta da Ruggero II, come voto per essere scampato a una tempesta approdando a Cefalù, e venne costruita a partire dal 1131. Il portico che protegge lo splendido portale d’ingresso risale invece al 1472. Sul fianco destro della chiesa si osservano merlature e absidi laterali con decorazione ad archi intrecciati, frequenti nell’architettura siciliana del tempo; l’abside centrale mostra invece elementi goticheggianti ad archi piani. Il solenne interno risplende tutto di preziosi mosaici su fondo oro, su cui spiccano i grandi occhi scuri del Cristo Pantocratore della cupola. Un trionfo di mosaici antecedenti di un paio di decenni quelli del Duomo di Monreale. Le arcate e le pareti delle tre navate, più volte modificate, sono ricche di marmi e stucchi. Le vetrate della navata e del finestrone centrale della facciata sono opera del maestro palermitano Michele Canzoneri. Annesso alla cattedrale, il chiostro (XII secolo) è stato in parte ricostruito in seguito all’incendio che lo distrusse nel XVI secolo.
