Panoramica

Ai visitatori del Museo Casa natale "Filippo Corridoni" viene offerta l’opportunità di venire accolti dalla presenza mitizzata di Corridoni. Al primo piano, nella stanza d’ingresso, sono presenti simboli del focolare domestico, che rappresentano le sue origini, l’infanzia e la prima istruzione. Nella stanza seguente, il visitatore può apprendere delle attività politiche e sindacali svolte da Corridoni. I suoi esordi antimilitaristi, la sua prima esperienza di esilio, lo sciopero agrario di Parma del 1908, la militanza a Milano, l’opposizione alla guerra di Libia e la formazione dell’Unione Sindacale Italiana: sono solo alcune delle sue numerose attività che gli hanno fatto acquisire la fama di capopolo. Al secondo piano, si è in grado di ritrovare l’ultimo Corridoni, che durante la sua esperienza in carcere, nell’estate del 1914, dopo l’inizio della Grande Guerra, aderì all’interventismo. Il suo supporto alle cause del Belgio, della Francia repubblicana contro le forze del conservatorismo rappresentate dalla Germania e dall’Austria lo portarono a una svolta nella vita, che culminò nella stesura del libro "Sindacalismo e Repubblica" e nella partecipazione ai comizi interventisti. Finalmente, si arriva al dramma vissuto durante la guerra, al fronte, dove Corridoni, capo dei volontari, trovò la morte alla Trincea delle Frasche.

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