Salta il menu

Alzaia Naviglio Pavese

Panoramica

Il canale si allontana dalla Darsena in direzione di Pavia per 33 km quando si reimmette nel fiume Ticino. Fu scavato alla fine del ’300 per esigenze di irrigazione. Il progetto di renderlo navigabile, ipotizzato sin da fine ’500, fu avviato soltanto in epoca napoleonica quando si riuscì a superare i problemi di congiunzione al Ticino: la differenza di altitudine fu infatti risolta mediante un geniale sistema di cinque chiuse di marmo (con un sistema di funzionamento idraulico già progettato da Leonardo da Vinci). Dopo l’inaugurazione, nel 1819, il volume del traffico superò per quantità quello del Naviglio Grande, con un viavai di convogli adibiti al trasporto di derrate alimentari e materiali da costruzione. 

Verso il centro il Naviglio Pavese è per lo più animato da locali con tavolini sui marciapiedi che estendono i loro dehors persino su barconi sull’acqua. In direzione della periferia, le caratteristiche case di ringhiera lasciano il posto agli storici quartieri popolari, e infine, in vista delle campagne del Parco Agricolo Sud, al quartiere della Chiesa Rossa. Qui si segnala la chiesina di Santa Maria Rossa, ora Santa Maria alla Fonte, dalla denominazione originaria "basilica Mariae ad Fonticulum". La piccola chiesa romanica, della quale un documento del 988 testimonia l’esistenza, è sorta sui resti di una domus romana del I-II secolo d. C. ed è divenuta nel tempo “cella memoriae sepolcrale”, cappella dedicata alla Madonna, infine chiesa, come la vediamo oggi. La complessa storia di questo edificio, dichiarato monumento nazionale nel 1928 e patrocinato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali, è emersa nel corso degli scavi per il suo restauro avvenuti, ad opera del Comune di Milano, che ne è proprietario, nel 1966 e nel 2000. In zona è inoltre presente la chiesa di S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa, del 1932, decorata da un fonte battesimale di Manzù. Dal 1997 è splendidamente illuminata dall’ultima opera dell’artista minimalista Dan Flavin costituita da tubi al neon in luce verde, blu, rosa, dorata e ultravioletta che permeano l’intero volume della chiesa.

Altre forme d’arte contemporanea si incontrano lungo le alzaie del Naviglio, dove le strutture di alcuni ponti (in particolare all’altezza di via Pavia e via Lagrange) sono state decorate da graffiti di street artist quali Augustine Kofie e Andrea Kiv Marrapodi.

Alzaia Naviglio Pavese

Alzaia Naviglio Pavese, Milano MI, Italia

Ops! C'è stato un problema con la condivisione. Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.