Vivere in una favola nel giardino di Isola del Garda
Nell’antichità, uno spaventoso cataclisma staccò una porzione di terraferma, lasciandola galleggiare sulle acque. Nasce così Isola del Garda, un luogo incantato sulla sponda bresciana del lago omonimo, aperto ai turisti per visite guidate e interessanti esperienze.
Sono transitati da qui San Francesco d’Assisi, Sant’Antonio da Padova e Dante Alighieri.
Proprietà della famiglia Cavazza, che curano la residenza e il parco con amore e dedizione, è una gemma verde del lago. Preziosa e unica.
Natura incontaminata
Lo sbarco avviene nel profumo intenso di cedri e limoni. L’aria è tersa e il particolare microclima concede giornate miti per molti mesi all’anno. Non appena si approda su questo scenografico scoglio verdeggiante che è l’Isola del Garda, sono i cipressi secolari a colpire. Maestosi, fanno da degna cornice alla splendida villa in stile neogotico veneziano, eretta ai primi del 900 su progetto dell’architetto Luigi Rovelli. Ai suoi piedi, terrazze e giardini digradano verso le acque placide e cristalline del lago.
Il grande parco è un’assoluta meraviglia in ogni angolo, frutto com’è di cure infinite e di ricerche lungo i secoli.
Dal punto di vista progettuale, tutto il parco è stato concepito per essere ammirato dall’acqua, a mano a mano che ci si avvicina a bordo delle imbarcazioni.
Sulla terrazza centrale il giardino è in stile classico italiano, mentre in quello che in passato era l’orto frutteto, organizzato sulla terrazza inferiore, si estende un giardino all’inglese.
Vi prosperano kaki, limoni, peri, melograni, arance, pompelmi, fichi d’India, giuggiole e capperi. In un’altra area svettano le palme delle Isole Canarie. Rose e bouganville fanno esplodere i colori. Querce, pioppi e pini sono grandiosi.
Miti e magia
Non è soltanto lo straordinario contesto naturale ad ammaliare, perché il parco di Isola del Garda riserva altre sorprese. Le siepi sono modellate in modo da rappresentare varie figure, in giochi di geometrie, compresa la riproduzione dello stemma della famiglia De Ferrari, che per prima diede vita al giardino. Mentre si passeggia, si incontrano inoltre misteriose presenze, a metà tra l’umano e il mitologico. Li chiamano “i custodi del giardino” e sono sculture in legno create dall’artista Gianluigi Zambelli. C’è un ragazzino seduto su una panchina, che osserva pensieroso una crisalide: sta per schiudersi e all’interno si intravede il bel volto di una fanciulla. C’è una libellula che affiora da un laghetto, c’è un cavallo che spunta dal verde. Poi faune, ninfe e spiritelli, a popolare una fiaba che è pura realtà.
Sua maestà l’oliva
Per il clima e la posizione geografica favorevoli, il Lago di Garda costituisce l’habitat ideale per la coltivazione delle olive. Questo Isolotto non fa eccezione e vanta 50 varietà di cultivar, alcune delle quali risalenti ai tempi degli antichi romani. Tra le varietà spiccano Leccino, Frantoio, Pendolino, Casaliva e Gargnà. I proprietari, con la loro Azienda Agricola Borghese Cavazza, ne traggono diverse tipologie di Olio Garda DOP di eccellente qualità.
Leggero e con note fruttate, è un ingrediente fondamentale della cucina del territorio. A questo proposito, vale la pena suggerire un piccolo, irrinunciabile rito, poesia per il palato nella sua semplicità: per assaporare tutti gli aromi che sprigiona, l’olio va gustato su una bruschetta. Acquistabili anche altri prodotti, ugualmente “figli” del parco: liquori di limoni e cosmetici a base di olio extravergine d’oliva.
Una gita, tante possibilità
La visita guidata all’Isola del Garda, che comprende il parco e la Villa, è già un’esperienza notevole in sé. In alcune date dell’anno, tuttavia, si può abbinare una degustazione dei vini locali, rinomati al pari dell’olio. Oppure si può optare per una straordinaria osservazione della volta celeste, quando piovono le stelle, nei giorni che vanno dal 10 agosto, la notte di san Lorenzo, al 14 dello stesso mese. Se invece è l’acqua ad attrarvi, cogliete al volo la seguente possibilità: una crociera su un veliero.