Panoramica
La cupola della basilica di S. Andrea della Valle, ideata nel 1622 da Carlo Maderno, è la più alta di Roma dopo quella di S. Pietro in Vaticano: misura quasi 72 metri dal pavimento, per 16 metri e mezzo di diametro. È un punto di riferimento nello skyline del centro, e basterebbe questo a fare di S. Andrea della Valle una delle chiese architettonicamente più significative della Città Eterna. Ma di notevole interesse è tutto l’edificio, che fu costruito a partire dal 1591 sul presunto luogo della sepoltura di S. Sebastiano, al posto di un’antica chiesetta. Per questa ragione la statua di S. Sebastiano (opera di Domenico Guidi) campeggia nella facciata insieme a quelle di S. Andrea apostolo e S. Andrea Avellino; una quarta statua ritrae S. Gaetano Thiene, fondatore dell’Ordine dei Chierici regolari Teatini, ai quali la basilica è tuttora affidata. Proprio la facciata, conclusa attorno al 1665, è considerata uno dei migliori esempi del barocco romano. Carlo Rainaldi, assistito da Carlo Fontana, la realizzò prendendo a modello quella della chiesa del Gesù e “modernizzandone” l’aspetto, reso più mosso e leggero.
Ancora più affascinante è l’interno della basilica, a croce latina e ornato in stile barocco. Gli affreschi della cupola e dell’abside sono il risultato della sfida tra due pittori rivali, Giovanni Lanfranco autore della Gloria del Paradiso (1625-28) nella cupola, e Domenichino, al quale spettano gli Evangelisti nei pennacchi della cupola, le Storie di S. Andrea, le Virtù e i due nudi nel sottarco e nel catino. Nella curva dell’abside si trovano invece alcune tele di Mattia Preti: spicca la Crocifissione. Nella basilica sono sepolti i papi Pio II e Pio III e monsignor Giovanni della Casa, autore del Galateo.
La chiesa sorge nel quartiere S. Eustachio, vicino a piazza Vidoni. Nei pressi, dunque, non c’è nessuna valle: il nome deriva invece dalla presenza, sulla stessa piazza, del più antico palazzo della nobile famiglia Della Valle.
